STORIA E MAGIA NEL CENTRO STORICO DI SALERNO
“Salerno: storia e magia”: questo lo slogan dell’edizione 2017 della Fiera del Crocifisso Ritrovato organizzata dalla Bottega San Lazzaro e in programma da venerdì 28 aprile a lunedì 1 maggio nel centro storico di Salerno. Nei vicoli e nelle piazze della parte antica della città, si faranno rivivere la cultura, le tradizioni, i cibi, i giochi, i profumi, i colori, gli abiti e le atmosfere del mondo medievale.
La manifestazione, ideata da Peppe Natella, ha superato un quarto di secolo facendo registrare ad ogni edizioni numeri da record in termini di presenze. Nel nome del suo ideatore, la kermesse ora continua, con la direzione organizzativa della figlia Chiara e dell’intera famiglia Natella. “Abbiamo registrato il marchio Fiera del Crocifisso Ritrovato – spiega Chiara Natella – un evento creato da papà e che si sta avvicinando ai trent’anni di vita. Anche per questa edizione 2017 proporremo un vero e proprio tuffo nel passato tra mercati medievali, rievocazioni storiche, attrazioni, artigianato, degustazioni, mostre, momenti di spettacolo e monumenti aperti. Tra vicoli, piazze ed edifici della storia di Salerno, la quattro giorni riproporrà i commerci e l’artigianato che resero famosa la città con la sua Fiera. Diversi i siti del centro storico interessati, centinaia gli artisti di strada, compreso i figuranti e gli interpreti di questo viaggio nel tempo, poi allestimenti storici in abiti d’epoca e la riproposizione di antichi mestieri, gli stand e i mercati a tema. A contribuire a ricreare il clima medievale ci saranno menestrelli, saltimbanchi, giocolieri, trampolieri, mangiafuoco, giullari, cantastorie, artisti di strada, statue viventi. La Fiera del Crocifisso ritrovato è organizzata dalla Bottega S. Lazzaro con il Comune di Salerno e diversi partner istituzionali e privati.
Un eccezionale spettacolo di giochi di fuoco, equilibrismi di spade e bellissimi esemplari di serpenti di varie specie e grandezze. Poi sfilate di artisti di strada con giocolieri, trampolieri, equilibristi, fantasisti, mangiafuoco. “I giullari di Davide Rossi” derivano da 7 generazioni di artisti di strada, discendono infatti da una delle più antiche famiglie circensi. Il capostipite Diego Rossi di Asti fu un eccezionale saltatore e acrobata del 1700, che si esibiva nelle piazze e nei principali teatri del vecchio continente. Oggi sono celebri in tutta Italia per la qualità delle loro rappresentazioni dal vivo e collaborano ormai da diversi anni con la Fiera del Crocifisso Ritrovato. Accanto a loro, un altro gruppo leader in Italia nell’allestimento di spettacoli medievali: Circateatro di Urbino. Gli artisti in questione girano il mondo portando per le strade un teatro di strada e di parola che prende le mosse dall’arte dei saltimbanchi e degli artisti girovaghi medievali, riportandolo, però, nel mondo attuale con appunti e stimoli nuovi quali il teatro dell’assurdo e dell’improvviso, la commedia dell’arte, la giocoleria, l’acrobatica, la clowneria e la danza.Dai luoghi del terremoto, spazio a “Militia Bartholomei” Accampamento miedevale in piazza sant Agostino
Cultura e solidarietà insieme. Il Crocifisso Ritrovato, infatti, ha voluto ospitare il gruppo di rievocazioni storiche “Militia Bartholomei” che ha il suo quartiere generale a Camerino, un paese fortemente danneggiato dal sisma come la vicina Amatrice. Un modo per dare loro la possibilità di continuare una storica tradizione, esibendosi a Salerno dove allestiranno, in piazza Sant’Agostino, un accampamento militare e simuleranno scene di guerriglia medievale, con armature e abbigliamento del tempo.
Novità di quest’anno sono i giochi del Medioevo, ricostruzioni accurate in legno dei giochi che si facevano intorno all’anno mille, coinvolgendo adulti e bambini in attività ludiche che richiedevano anche abilità logiche e consentivano di trascorrere il tempo in momenti di grande aggregazione. I giochi, a fruizione gratuita, saranno posizionati in Largo Abate Conforti. In piazza Alfano I verrà proposto l’Accampamento degli Arcieri con esibizioni di tiro con l’arco, banco dell’arcaio e del falegname e prova di tiro per i più piccoli e animazione a cura degli Arcieri di Roberto il Guiscardo. Ci saranno poi le divinità mitologiche della natura, della campagna, dei greggi e dei boschi.Novità di quest’anno è la partecipazione di tre istituti scolastici di istruzione superiore. Gli alunni del Liceo coreutico e musicale Alfano I di Salerno si esibiranno, guidati dal maestro Guido Pagliano, in concerti di musica medievale a S. Maria della Lama e presso l’Ostello Ave Grazia Plena. Gli alunni dell’Istituto Trani – Moscati hanno invece curato la realizzazione e la progettazione dell’abbigliamento Medievale a cura delle docenti Giuliana Rago ed Elena Fiorillo della sezione Moda. Infine, gli alunni dell’Istituto Alberghiero “Roberto Virtuoso” di Salerno, dopo uno studio accurato, prepareranno i cibi medievali delle locande dell’anno Mille. Per iniziativa della famiglia Natella, con la Fondazione della Comunità Salernitana Onlus, nasce il Fondo Giuseppe Natella, con lo scopo di favorire attività culturali che necessitano di un sostegno finanziario. “Il Fondo – si legge nell’atto costitutivo depositato presso la Fondazione presieduta da Antonia Autuori – nasce con lo scopo di perpetuare nel tempo la memoria del professore Giuseppe Natella attraverso la realizzazione e il sostegno di interventi e progetti di carattere storico, artistico, culturale e delle tradizioni popolari tendenti a valorizzare la cultura, l’arte e il turismo locale e sociale, soprattutto nel centro storico di Salerno promossi da enti e organizzazioni senza scopo di lucro”.In Piazza abate conforti ci sarà la Ricostruzione e rievocazione di un mercato medievale di arte e mestieri a cura dell’Associazione Andromeda ed un mercato medievale di erbe e spezie a cura di Coldiretti Salerno. Non mancheranno le letture animate a cura di Saremo Alberi che riporteranno i presenti alle storie narrate oralmente dai giullari e dai cantastorie medievali. Non mancheranno le dimostrazioni della vita quotidiana del primo millennio con l’Associazione Gens Langobardorum.
A cura di Daniela Apuzza