Manifestazione a piazza del Piebiscito: Perdite enormi, il Governo deve intervenire gli operatori del settore degli eventi insieme ai lavoratori dell’indotto, artisti dei circhi itineranti si incrociano nell’ambito dell’iniziativa promossa da Aicast, comparto wedding. Con proteste anche a Caserta. I rappresentanti delle tré sigle, poi, insieme al presidente della Camera di Commercio Ciro Fióla, a metà mattinata mentre il presidio prosegue incontrano il prefetto di Napoli Marco Valentini. «Nel corso deli ‘incontro – si legge in una nota diffusa dalla Prefettura – è stato richiesto di sensibilizzare il Governo su tutte le problematiche del settore che, è stato riferito, muove, compreso l’indotto, un bacino di circa duecentomila lavoratori per un volume d’affari che supera i due miliardi di eiiiv. Ciò anche nell Ottica di proporre graduali riaperture nel rispetto delle normative di sicurezza anti pandemia». 11 mese giusto per i primi allentamenti delle chiusure potrebbe essere quello di maggio, visto che, salvo cambiamenti di sorta, aprile sarà un altro mese di transizione, Ma intanto a contare sono i numeri, quello dei lavoratori fermi oramai da un anno, quelli delle perdite economiche subite e dei pochi ristori arrivati. «Mei 2019ricorda il presidente di Aicast Imprese per l’Italia, Antonino Della Notte – c’erano state 26.000 cerimonie per 2 miliardi di euro di fatturato più un altro miliardo dei cosiddetti eventi minori. Le perdite sono enorme, creando ta cosiddetta “bolla ” ed effettuando i test antigenici si può ripartire». Per il settore eventi e ciò che gli gira attorno si contano in Campania 90.000 aziende a Partite Iva e un milione di lavoratori grazie all’indotto: dati significativi dell’attuale crisi. «Dopo le disdette del 2020, qualche evento era previsto per i mesi di marzo e aprile del 202 ! e neppure adesso rischiano di celebrarsi» denuncia Marco Colurcio di Fovi. «Abbiamo avuto ben 120 matrimoni bloccati, ci sono tanti professionisti in attesa ma molte spose oramaihanno un Intacco psicologico per tutto quanto accade» ricorda Nadia Pettinato, dell’agenzia Finesse Eventi di Castellammare di Stabia. «Ho pagato circa 100mi- euro di inventario della mercé in un anno, ma saranno spese che non potranno mai essere recuperate perché è tutto bloccato» sospira Giuseppe Amoroso che ha un atelier a Casavatore. Al contrario «le feste di anni sono oramai saltate, non si recuperano come i matrimoni, siamo sul lastrico» denuncia Luciano Chianese del Comitato Ville per Eventi. «Tanti giovani hanno investito le loro risorse e il toiv tempo per specializzarsi nel mondo degli eventi, del trucco ma rischiano di rimanere inoperosi per tanto tempo. E giunta ora che il Governo intervenga» aggiunge Maurizio Fratelluzzi, vicepresidente di Casartigiani Napoli, «E la nostra è una categoria poco rappresentata, nemmeno con gli ultimi set stiamo lavorando perché le maestranze molte volte vengono da fuori» allarga le braccia Tina, una truccatrice di lungo corso. Infine in piazza del Plebiscito anche gli agenti di viaggio. «Riusciamo soltanto a lavorare sulle disdette