“ Come se non bastassero il perdurare del fermo della funicolare Centrale, che si protrae dal 1° agosto dell’anno scorso e che, contrariamente a quanto annunciato non è terminato neppure il 1° luglio scorso, e i tanti disservizi che si registrano quotidianamente sia nel trasporto su ferro che in quello su gomma, a completare il quadro di un trasporto pubblico che a Napoli continua a fare acqua da tutte le parti, in questi giorni si sono fermate al Vomero anche le scale mobili “. A segnalare l’ennesimo guasto è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e del Comitato per il Trasporto pubblico.
” In verità – ricorda Capodanno -, dopo l’inaugurazione avvenuta, in pompa magna, il 16 ottobre del 2002, con lavori durati circa due anni e con una spesa di circa quattro miliardi delle vecchie lire, per il sistema intermodale di collegamento tra le funicolari e la stazione del metrò collinare di piazza Vanvitelli, costituito da tre scale mobili, due in via Scarlatti e una in via Cimarosa, si sono verificate numerose occasioni nelle quali almeno una delle tre rampe è stata posta fuori servizio, non consentendo quindi l’utilizzo non solo alle tante persone, per lo più anziane, che devono raggiungere la parte alta del quartiere ma anche ai turisti che si recano nell’area di San Martino. Al punto che in passato sono state ironicamente ribattezzate le “scale immobili” ”
” L’attuale fermo riguarda sia le scale mobili poste in via Cimarosa che quelle situate in via Scarlatti. puntualizza Capodanno – Con la differenza che, mentre per l’impianto in via Scarlatti non è presente alcun cartello che motivi il disservizio e la sua durata, sul cancello chiuso dell’impianto in via Cimarosa è stato posto un avviso alla clientela con la scritta: ” Impianto fermo per manutenzione dal 30/6 al 03/07 “. In verità di operai al lavoro per la manutenzione non se ne sono visti anche perché stiamo parlando sostanzialmente di un fermo che si verifica in un fine settimana “.
Capodanno sollecita gli uffici competenti affinché tali disservizi cessino in tempi rapidi, effettuando la necessaria manutenzione in periodi programmati, arrecando comunque il minor disagio possibile agli utenti, e non certo nei fine settimana.