Tra i residenti serpeggiano paura mista a rabbia per i problemi della sicurezza
“ Purtroppo – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari – dopo la pausa estiva, con la ripresa delle attività, comprese quelle scolastiche, al Vomero ci ritroviamo con i problemi di sempre, con una micro delinquenza e con le baby gang, ancora più agguerrite, come dimostra il grave episodio, l’ultimo, almeno al momento, della serie, alla ribalta delle cronache, occorso a un minorenni di 17 anni che, stando a quanto riferiscono le cronache, è stato accoltellato intorno alle dieci di ser nel corso di una rissa scoppiata nella centralissima via Scarlatti, che a quell’ora pullulava di persone, principalmente giovani che notoriamente il sabato sera affollano le strade della movida vomerese, seminando il panico e un fuggi fuggi generale “.
” Problemi che si vanno ad assommare a quelli generati dalla delinquenza organizzata, rendendo di fatto invivibile il quartiere collinare – afferma Capodanno – . Purtroppo i raid di questi giovinastri che vengono dalla periferia nei fine settimana, sovente utilizzando proprio il metrò collinare, continuano, senza che si riescano a porre argini. Episodi, di una gravità inaudita che ripropongono anche il tema di modificare la legislazione circa la punibilità dei minorenni che, rispetto ad atteggiamenti che emulano palesemente quelli dei boss della camorra, andrebbero arrestati e tenuti nelle patrie galere e non riaccompagnati a casa, quando si riesce ad acciuffarsi, con al massimo una tirata d’orecchie “.
“ Adesso – continua amareggiato Capodanno – la vicenda, ancora una volta, per qualche giorno sarà alla ribalta delle cronache, per poi finire nel silenzio più assoluto senza che si assumano provvedimenti atti ad arginare questi frequenti episodi delinquenziali che vedono il Vomero aggredito da teppisti e balordi, a caccia dello scontro e della rissa, armati di mazze e di coltelli “.
“ Eventi più o meno analoghi sono comunque all’ordine del giorno. Non solo, ma oramai i cittadini spaventati e sfiduciati, sbagliando, non denunciano neppure le numerose angherie alle quali sono soggetti – prosegue Capodanno -. Hanno paura, visto che ancora nel quartiere si ricorda il grave episodio, uno dei tanti, di un uomo che era andato a prelevare con la propria autovettura la figlia e che in piazza Vanvitelli fu pestato a sangue per aver chiesto garbatamente di spostare un motorino che ostruiva il passaggio dell’auto. L’uomo, malmenato dal branco che stazionava permanentemente nella piazza, sotto gli occhi atterriti della figlia, rimase diverso tempo ricoverato in ospedale e dovette subire l’asportazione della milza. Solo due dei delinquenti furono identificati e processati. Condannati, invece che lasciati a marcire nelle patrie galere, furono mandati agli arresti domiciliari “.
“ Il Vomero è diventato un nuovo bronx metropolitano, una terra di nessuno, dove, specialmente in alcune ore del giorno, a ragione della mancanza di idonea vigilanza, può accadere di tutto. Peraltro, nonostante le numerose postazioni di telecamere per la videosorveglianza, installate nel quartiere, la situazione della sicurezza non sembra ricavarne alcun beneficio e le incursioni di teppisti e malintenzionati, continuano, come se nulla fosse – puntualizza Capodanno -. Di fatto da troppo tempo oramai non si riesce a porre un freno alla micro delinquenza ed alle baby-gang, che invadono il quartiere collinare e che diventano sempre più arroganti di giorno in giorno. Per tentare di arginare questi fenomeni, peraltro datati, anche di recente sono sortite ipotesi fantasiose, come quelle apparse nei giorni scorsi sui mass media da parte di chi propone di chiudere il quartiere, creando una sorta di Ztl, dalle dieci di sera, senza però precisare come e con quale personale andrebbe attuata questa proposta o d’imporre la serrata ai locali pubblici all’una di notte, lasciando che risse e accoltellamenti possano avvenire prima di quell’ora “.
“ Si aggiunga che, da tempo ormai, i residenti, i quali oramai il sabato e la domenica si chiudono in casa, evitando di passeggiare per le strade del loro quartiere, auspicano che, in piazza Vanvitelli o nella limitrofa area pedonale, venga istituito il servizio con il camper mobile della Polizia di Stato, 24 ore su 24, effettuato per breve tempo e con ottimi risultati in passato – conclude Capodanno -. Inoltre bisognerebbe ripristinare e potenziare le figure del poliziotto e del carabiniere di prossimità, che sono scompare da un poco di tempo a questa parte. Purtroppo fino ad oggi tutti gli appelli rivolti al riguardo sono rimasti inascoltati. Sicché, in mancanza di adeguati provvedimenti, l’unica legge che continua a governare il quartiere collinare, purtroppo in agonia anche per quanto riguarda la sicurezza, pare che sia quella imposta dalla micro e dalla macrodelinquenza “.
Sulla grave situazione che si registra al Vomero, testimoniata anche dalle ultime vicende, Capodanno chiede un’apposita riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine, in particolare, di porre un argine al fenomeno, in forte espansione, della presenza delle baby gang.