Giovedì 5 novembre 2015, ore 19:00, a Villa Diamante (via A. Manzoni n. 131 – Napoli) si terrà il défilé della nuova collezione femminile autunno/inverno targata “VICOLI SANTI” di LUCIANO ESPOSITO. Ingresso libero.

“Vicoli Santi”, brand dello fashion designer partenopeo Luciano Esposito, torna anche quest’anno con una serie di interessanti proposte per l’autunno/inverno, trascorrendo dal prêt-à-porter all’Haute Couture. Un’inversione di moda 1tendenza che, pur assicurando portabilità dei modelli, ne cura ancor più gusto e dettagli, ricchezza dei particolari, pregio delle stoffe e delle rifiniture. In una parola, Alta Moda. Si mantiene l’approccio artigianale e cresce l’attenzione sartoriale, cui il marchio “Vicoli Santi” ha abituato già da tempo il suo pubblico.
Questa collezione di total look femminile per l’autunno/inverno si ispira allo stile anni ’50, a quello raffinato e glamour di dive dall’eleganza intramontabile e inimitabile come Grace Kelly. Il tutto, ovviamente, rivisitato alla luce dell’esperienza e del mood “Vicoli Santi”. Esposito ha immaginato una donna con una propensione al prezioso, ma mai al barocco; questi 23 outfit sono animati da un desiderio e un’inclinazione estetica verso il bello per antonomasia, quasi austero, punteggiato qua e là da tocchi di pura modernità, femminilità e colore che rendono i capi più ricchi, vari e, al contempo, più spendibili.
Si parte da un’idea di finezza essenziale e quasi minimalista nelle linee e nelle geometrie stemperata nella sua severità solo dalla prossimità di colori e materiali stampati vivaci che virano dal più ortodosso optical (black&white) al rosso e al viola, secondo un pentagramma cromatico volutamente circoscritto. L’intento è di creare ‘dissonanze’ tramite abbinamenti tra il più pulito bianco e nero e l’esplosione di moda 3nuance purpuree e violacee. Lo stesso dicasi per gli accostamenti studiatamente antiteci dei tessuti: pied de poule su base di duchesse in seta optical o stampata con motivi a fiori stilizzati nei rossi e viola brillanti; jacquard tono su tono (nero), panno misto cachemire.
Il guardaroba della donna che in questa collezione Esposito ricorda e rivive, animandolo anche di nuovi spunti, è quello, lo si è già accennato, delle dive anni ’50. All’indomani della fine della II Guerra Mondiale, in piena ripresa economica, ma ben prima delle turbolenze di fine anni ’60 e ’70, agitazioni socio-politiche che si riverberano anche nel costume e nell’abbigliamento, la donna cui si riferisce lo stilista napoletano inizia a scoprire la sua sensualità, partendo dal punto vita. Ecco perché la scelta di ampi gonnelloni oltre il ginocchio o lunghi sino alla caviglia, rigorosamente stretti in vita a segnare e valorizzare curve muliebri, con su camicette col fiocco o top fantasia pied de poule in bianco e nero o con fiori stampati in rosso e viola. Seguono pantaloni a zampetta in duchesse in seta, pantaloni palazzo in microtulle ricamato, tessuto usato anche per abiti e bluse che sotto prevedono corpetti in pied de poule. In jacquard nero tono su tono, invece, fanno la loro comparsa abiti lunghi, per occasioni più impegnative, con rifiniture gioiello. Unici accessori sono lunghi guanti di raso e cinture alte e larghe (a moda 2sottolineare il punto vita, s’intende) in duchesse in seta. Altri abiti da sera riprendono la caratteristica linea anni ’50 con il bustier aderente e la gonna a campana o fantasia pied de poule con inserti di fiori nella fascia inferiore oppure a crepe con sotto pizzo. Particolare inedito qui è la presenza delle tasche, soffio di modernità ed emancipazione. In jacquard anche sensualissimi bustier scortati da pantaloni a zampetta in duchesse in seta con fantasia o a pied de poule o a fiori stampati.
Come soprabiti ampie cappe di panno misto cachemire in bordeaux con grandi foulard che riprendono i disegni che informano di sé tutta la collezione e, a chiudere, cappotti in velour (misto cachemire) avvitati sopra e che scendono morbidi nella parte inferiore, tutti stampati a fiori.