Mancano tre giorni all’apertura formale delle prenotazioni ‘no limits’ dei vaccini anti-Covid in
Italia, per tutte le fasce di eta’ , e oggi prima la Commissione
europea e poi l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) – come
quella europea Ema 3 giorni fa – hanno approvato l’utilizzo di
Pfizer tra i 12 ed i 15 anni. “I dati disponibili dimostrano
l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti
compresi in questa fascia di eta’ “, rassicura Aifa. “Gli Stati
membri possono ora decidere di estendere la loro campagna ai
piu’ giovani”, dice la commissaria Ue alla Salute, Stella
Kiyriakides.
Entrano cosi’ in campo i pediatri. “Visto che in media ognuno
ha in carico circa 200 ragazzi e ragazze tra i 12 e 16 anni e
che con ogni fiala si possono fare 6 dosi, e calcolando l’uso di
una fiala al giorno, quindi 30 somministrazioni a settimana –
afferma Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana
medici pediatri (Fimp) -, possiamo arrivare a 120 adolescenti
vaccinati (per ogni pediatra, ndr) con la prima dose in un mese,
e quindi completare tutta la platea 12-16 anni in un mese e
mezzo o due. L’obiettivo di una ripartenza in sicurezza delle
scuole e’ realistico”. E con i giovanissimi si neutralizzano dei
temibili vettori di virus.
Da giovedi’ le Regioni saranno autorizzate a programmare
l’inoculazione senza restrizioni anagrafiche. Nel Lazio sono gia’
state raccolte 16 mila prenotazioni per la Open Week con
AstraZeneca per over 18, da mercoledi’ a domenica. Stasera la
Regione chiude gli appuntamenti per i maturandi; da domani via
alle vaccinazioni in farmacia con 31 mila prenotazioni con
Johnson&Johnson fino al 14 giugno. In Toscana maturandi e
promessi sposi potranno presto prenotare in via prioritaria.
Nonostante le differenze tra territori – e con 183 turisti
vaccinati a San Marino – la campagna procede a una media negli
ultimi giorni stabilmente sopra le 500 mila dosi al giorno. A
giugno arriveranno in media 700 mila dosi al giorno e il ritmo
dovra’ aumentare. Finora hanno avuto almeno una dose oltre 23,2
milioni di persone, il 39% della popolazione, tra cui oltre
l’85,3% degli over 70. Si va verso i 35 milioni di dosi
somministrate e i 12 milioni di immunizzati completi (oltre
20,15% degli italiani, dei quali l’1% con il monodose
Johnson&Johnson).
Unico dato negativo, si fanno pochi tamponi, appena 86 mila
ieri, una miseria anche per la domenica. Il virus gira molto
meno, ma tracciare bene i casi e sequenziare resta importante.
La Gran Bretagna continua a fare un milione di test al giorno e
a sequenziare il 50% dei campioni per trovare le varianti, a
fronte di meno dell’1% in Italia. Del resto anche negli Usa le
autorita’ sanitarie raccomandano il test ormai solo per i casi
piu’ gravi. In compenso gli inglesi si sono fermati intorno ai 2
mila infetti per ben tre mesi; forse qualcosa si e’ fermato nel
meccanismo protettivo per aver fatto solo prime dosi (42% della
popolazione ancora non ne ha ricevuta una), mentre in Italia i
casi continuano a scendere.