Terminato’ oggi in Sardegna, dopo un mese, lo sciopero della fame della mamma che combatte il decreto Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie dello scorso 22 maggio. Maria Cristina Reciputi, 48 anni, psicologa di Forli’, madre di tre bambini di 13, 10, e 8 anni e’ a Santa Teresa di Gallura da alcuni giorni per motivi di lavoro. “Ci aspettavamo un segnale da parte del Governo – spiega all’ANSA – invece, niente, nessuna risposta. Originariamenteavevo pensato di terminare la mia protesta il 15 giugno, ho deciso di prolungare ancora una settimana. Ma e’ stata una bella esperienza, mi sento provata, ma molto lucida: e’ stato ed e’ un periodo di riflessione molto intenso. Fare le cose per gli altri da’ una forza incredibile”. Lo sciopero della fame era iniziato lo scorso 22 maggio, in concomitanza con il decreto, ed era stato regolarmente comunicato alla Questura di Forli’. Nei giorni scorsi una lettera e’ stata inviata anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Presidente – questo il messaggio al Capo dello Stato – e’ consapevole di quello che sta succedendo? Presidente, crede
costituzionale che uno Stato possa decidere ed imporre cosa un
cittadino debba o non debba inocularsi?”. E ancora “Presidente,
e’ consapevole che 12 vaccinazioni significano 40 appuntamenti
vaccinali nei primi anni di vita di un bambino? Presidente, e’
consapevole che vogliono farci credere che neonati sani siano
delle armi terroristiche batteriologiche?”.
Nel mirino soprattutto le due ministre, Beatrice Lorenzin
(Salute) e Valeria Fedeli (Istruzione). “Presidente – continua –
e’ consapevole che…no, non lo e’, altrimenti inizierebbe oggi
stesso lo sciopero della fame”.
Domani ultimo giorno senza cibo. Poi la psicologa che
combatte il decreto Lorenzin comincera’ gradualmente ad
alimentarsi. Pronta a nuove battaglie.