Dopo un anno e mezzo di disagi dovuta alla pandemia c’e’ voglia di ripresa e anche di vacanza.
Gli italiani, pero’ , preferiscono non allontanarsi troppo e
proprio in questi giorni sono alla ricerca di una casa per
trascorrere un periodo di riposo. Dal web arrivano tantissime
offerte ma “basta essere attenti e seguire poche regole –
avverte la dirigente della polizia postale della Campania, Maria
Rosaria Romano – per non incappare in brutte esperienze”.
Per stare piu’ tranquilli Polizia Postale e delle Comunicazioni e
Airbnb, la
piattaforma di viaggio, hanno avviato una campagna per aiutare i
meno esperti a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di
raggiro piu’ diffusi, individuando i profili di truffatori piu’
comuni e i consigli per smascherarli.
“Nonostante gli oltre 5,6 milioni di annunci disponibili, i
tentativi di truffa sono estremamente rari e un team di
assistenza e’ disponibile 24 su 24 a supporto degli ospiti. La
riprova e’ che le frodi piu’ comuni avvengono su altri siti e il
nome di Airbnb e’ utilizzato per adescare la potenziale vittima
perche’ e’ un brand che tranquillizza”, spiega Giacomo Trovato,
Country Manager di Airbnb Italia.
“E’ importante che sia i contatti tra host e guest sia i
pagamenti avvengano sempre all’interno del nostro sito o
dell’applicazione, come indicato dai nostri termini di servizio.
Airbnb infatti trattiene la
somma al momento della prenotazione, riversandola al padrone di
casa solamente 24 ore dopo l’avvenuto check in”, aggiunge . Un
annuncio ben curato e’ di solito indice di un host e di una casa
altrettanto in ordine. Un prezzo troppo competitivo per la
settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la
totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da
pochi giorni; sono questi elementi che dovrebbero indurre
l’utente, stigmatizzano ancora gli investigatori della polizia
postale, ad essere particolarmente attenti.
Attenzione anche agli alloggi esca: sono quelli che si fanno
vedere per attrarre la nostra attenzione e semmai una volta
giunti sul posto al cittadino consumatore si chiede di cambiare
destinazione.
Se capita di imbattersi con il proprietario si e’ appena
trasferito all’estero, e non puo’ mostrare la casa o accogliere
di persona, anche se ci tiene molto ad affittarla bisogna essere
prudenti. Il finto proprietario, per fugare eventuali
dubbi,spieghera’ che si tratta di lavoro. La trattativa a
distanza e’ il preludio di una richiesta di bonifico
internazionale.