Il colonnato della Basilica di San Francesco di Paola illuminato con i colori arcobaleno e’ la risposta napoletana pro unioni civili al Pirellone di Milano con le finestre a formare la scritta Family Day. “Un bilancio straordinario, Napoli si sindaco 1e’ confermata una citta’ all’avanguardia sui diritti come le grandi citta’ americane” esulta Antonello Sannino, presidente Arcigay Napoli, al termine di ‘Svegliati Italia’, la manifestazione per il riconoscimento dei diritti civili che nel capoluogo partenopeo ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone. “Maroni – sottolinea Sannino – ha usato il Pirellone accendendo le finestre per promuovere il Family day, e noi abbiamo illuminato piazza del Plebiscito a sostegno delle famiglie arcobaleno”. “E’ bella questa piazza illuminata con i colori della liberta’ aggiunge il sindaco Luigi de Magistris – e se ci piace potremmo lasciarla cosi’ a lungo”. “Chi non salta e’ Pirellone”, lo slogan piu’ volte ribadito dai manifestanti in coro. Dietro lo striscione, in testa al corteo, con il sindaco hanno sfilato, tra gli altri, l’assessore regionale al Lavoro, Chiara Marciani, il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, dichiaratamente gay (intervenuto nei giorni scorsi a difesa del tecnico del Napoli, Maurizio Sarri). Con loro anche sindaco 2parlamentari e esponenti delle associazioni. Una volta giunti in piazza del Plebiscito, il corteo si e’ sciolto ed i manifestanti si sono ritrovati attorno al camioncino da cui hanno parlato Sannino e lo stesso de Magistris. “In attesa delle leggi che verranno, noi siamo stati tra i primi a schierarci per le liberta’ civili – ha ricordato de Magistris – per la Costituzione, per l’uguaglianza. Lo abbiamo fatto con il registro delle unioni civili, con la trascrizione dei matrimoni tra omosessuali contratti all’estero, con la vicenda di Ruben, e lo facciamo perche’ ci crediamo dal punto vista giuridico umano e politico. Ora tocca al Parlamento dimostrare che esiste uno stato laico in cui si prendono le decisioni secondo Costituzione”. “La richiesta che viene da molte citta’ italiane e da Napoli piu’ di altre – ha concluso de Magistris – e’ che il Parlamento abbia il coraggio di legiferare, cosa che non ha fatto finora”. Dal sindaco un riferimento anche alle recenti polemiche che hanno visto per protagonista l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri: “Napoli non e’ una citta’ razzista o omofoba – ha sottolineato – e non penso che Sarri lo sia. Sono cose che si dicono e non si devono nemmeno pensare. Quando si dicono si fa un errore. Sarri lo ha ammesso, caso chiuso”