Capri :non è solo il cangiante palcoscenico della possidente e artefatta mondanità, delle notorie e instabili mode e delle policrome tendenze dal fuggevole sfavillio internazionale, dove l’effimero variegato si intrude volgarmente nei capri 11momenti estivi più torridi e popolosi dell’anno, ma è altresì il magico scrigno dei valori imperituri, che fanno palpitare il suo cuore – quello autentico caprese – che, per connaturata vocazione, canta la sua antica cultura, l’arte e i fasti del bello, oltre il gusto eletto e l’elevato sentire.
Il Centro Caprense Ignazio Cerio ne è la più vivida espressione; è la quintessenza di questa armoniosa identità, che sbatte le porte al tumultuoso moto dell’ingombrante transitoria levità, per favorire l’amore del sapere, umanistico e scientifico, segnalandoci a un tempo quanto indifferibile sia credere che la scienza elevi l’umanità a dimensione esistenziale più dignitosa e armoniosa.
Eretto a Ente Morale con Decreto del Presidente della Repubblica del 20 ottobre 1949, il Centro Cerio veniva fondato da Ignazio Cerio (1840 – 1921) che amò intensamente l’isola, tanto da risiedervi stabilmente fin dal 1868. Medico di grande valore, uomo eclettico, appassionato di preistoria e di scienze naturali, per più di cinquant’anni promosse studi scientifici, intrattenendo luminosi rapporti con i più noti studiosi del tempo.
La sua sede resta nell’omonimo palazzo, nel cuore dell’isola, al n. 5 della piazzetta Cerio.
Intatta, immutata, ora come allora.
La valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale, storico e artistico di Capri costituisce, dunque, l’obiettivo statutario che si prefigge da ormai un sessantennio il Centro Caprense IC, oggi pregevole e altolocata Associazione Culturale.
Otto illustri rappresentanti della bella e raffinata società intellettuale ne costituiscono il Comitato Direttivo; i Soci che ne fanno parte sono eletti con gran rigore, per supportarne la crescita.
E da qui poi, anche la recente scelta di un’innovazione che esprime la capacità di ulteriore apertura intellettuale, attraverso l’approccio a un istituto di matrice anglosassone, il TRUST, per amplificarne l’immagine e le finalità; uno strumento di elevata e avanzata cultura giuridica, funzionale all’impegno eticamente dedicato di ottimizzare l’attività istituzionale del Centro Caprense IC, onde restituire alla incantevole Capri la sua vera identità.
Il TRUST, “paladino” della cultura caprese, non consentirà giammai di snaturare il volto di un’isola unica al modo, contrastando invece i toni pervasivi di maldestre attribuzioni di un’immagine che non è, né può esser sua.
Su volontà del presidente del Centro Caprense IC, Prof. Filippo Barattolo, ordinario all’Università Federico II, il “Trust per il Centro Caprense Ignazio Cerio” è stato costituito al fine precipuo di operare in sintonia, per promuovere la ricerca, la conservazione e la divulgazione, oltre ogni confine territoriale, del patrimonio della conoscenza e della identità storica, paesaggistica e artistica di Capri.
Scopo del TRUST è, appunto, favorire, in modo coerente e condiviso, attività che illustrino l’importanza di questa immensa ricchezza della natura e dell’arte di Capri, progettando, con mirata contrattualistica di scopo – sponsoring e fund raising – iniziative culturali che arricchiscano la vita dell’isola e la sua anima, difendendone la incomparabile bellezza.
Impresa e cultura o, meglio, impresa della cultura; un binomio che induce a riflettere quanto sia urgente, nella odierna società dei disvalori, pianificare orizzonti eticamente sostenibili per le attività imprenditoriali.
Il palcoscenico di Capri costituisce un salotto aperto al mondo; il palco appunto dove impresa e cultura possono esprimersi proficuamente, in una dimensione rinnovata, al passo con i tempi e secondo le istanze della società, desiderosa di mutamenti.
Due professionisti, innamorati dell’isola e della sua cultura sono i Trustees, l’avvocato Fabrizio Marciano e il commercialista dottor Giuseppe Bagnaro; sono coloro che ambiscono a un cambiamento in meglio, per offrire piattaforme nuove a chi, nel mondo dell’arte, dell’impresa e della cultura in genere, voglia proporre modelli nuovi di operatività, come esempio per quanti sono sensibili al progresso sociale.
E da Capri questa scommessa sarà cosa facile, perché solo Capri è il mirabile e seducente luogo d’incontro di tutti i popoli.
I due professionisti Trustees hanno il privilegio di operare quindi favorevolmente – in gergo marinaresco si dica pure col vento in poppa – considerato, e non è poca cosa, che il Centro Caprense Ignazio Cerio contiene altresì una Biblioteca e un Museo.
Due perle di valore inestimabile per il patrimonio culturale di rilevanza internazionale.
La biblioteca possiede codici autografi, carteggi, documenti musicali, volumi e opuscoli su Capri a far data dal Seicento; inoltre, ospita l’Archivio Carelli con manoscritti su Capri, nonché un’emeroteca e una fototeca.
Il Museo invece è composto di quattro sale; tra queste, la sala geo-paleontologica offre l’opportunità di scoprire l’origine di Capri e gli organismi fossili rinvenibili nelle sue rocce.
Strumenti unici e costituenti un valore aggiunto, di inestimabile rarità, per la “mission” di Marciano e Bagnaro.
Questi due professionisti che adorano la sublime Capri – icona di tanto prodiga grazia della natura – mirano a far sì che il loro amore per l’isola e le opportunità che la medesima offre generosa per una crescita sociale ed economica, siano un bene condiviso dal mondo intero.
A cura di Fabrizio Marciano
avvocato
A cura di Giuseppe Bagnaro

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