E con il green pass ormai quasi in tasca. Il certificato verde digitale
potrebbe arrivare nel nostro Paese prima di luglio, data in cui
e’ previsto quello europeo, per spostarsi da uno Stato all’altro
dell’Unione. In settimana potrebbe gia’ riunirsi un Cdm per
ufficializzare e limare i dettagli della bozza del nuovo decreto
che introdurra’ il nuovo lasciapassare.
I sintomi dalla ripresa trovano conferma anche nel luogo
simbolo della pandemia: il Comune di Codogno, che ha vissuto
l’incubo del virus prima di tutti, e’ finalmente ‘Covid free’.
Nella cittadina del Lodigiano, dove fu accertato il primo caso
di Coronavirus in Italia – quello di Paziente 1 – in queste ore
nessuno dei residenti risulta essere positivo. E i dati
continuano ad essere in netto calo ovunque. Con circa 105mila
persone attualmente positive (in Campania oltre 48mila guariti
erano erroneamente stati indicati tra queste), da lunedi’
prossimo l’unica zona ancora gialla sulla mappa del contagio
sara’ la Valle D’Aosta, pronta ad entrare in bianca la settimana
successiva. Il trend e’ confermato anche dalle cifre dell’ultimo
bollettino: 1.255 nuovi malati di Covid, 63 vittime in un giorno
e il tasso di positivita’ sceso allo 0,6%. Sono ora 504 i
pazienti ricoverati in terapia intensiva e 3.333 quelli nei
reparti ordinaria. Tutto fa dunque sperare che il Paese si stia
avviando alla fine dello ‘Stato di Emergenza’: l’ultima proroga
del provvedimento scadra’ il prossimo 31 luglio e per quella data
potrebbe essere prevista la cancellazione dell’obbligo di
mascherina all’aperto. Un nuova norma sarebbe comunque
necessaria, per permettere ad alcune strutture – nate per far
fronte alla pandemia – di proseguire le proprie funzioni, come
ad esempio quella del Commissario per l’Emergenza Covid, oltre a
prevedere nuove regole sullo smartworking e altre disposizioni
sull’utilizzo delle mascherine. L’unica stretta potrebbe
arrivare sui viaggiatori che arrivano dalla Gran Bretagna, dove
dilaga la variante Delta del virus, per i quali potrebbe essere
disposta nei prossimi giorni la quarantena obbligatoria una
volta arrivati in Italia. In vista della fine di luglio, nel
frattempo, ripartono – anche nelle regioni ancora gialle – i
parchi divertimento, i banchetti per i matrimoni, fiere e
cerimonie in generale. Per ora restano chiuse ovunque le
discoteche, la cui apertura non e’ stata ancora annunciata.
E presto, a controllare il certificato per l’accesso a questa
e tante altre attivita’ , ci saranno forze dell’ordine e pubblici
ufficiali. Ma non sara’ cosi’ ovunque. Ad un concerto, davanti a
stadi o discoteche, i gestori dei locali pubblici o dei luoghi
dove si svolgono gli eventi avranno il diritto di verificare la
documentazione.
Il certificato verde, gratuito, esiste gia’ di fatto: per
averlo bisogna essere vaccinati contro il Covid oppure
effettuare un test con esito negativo nelle ultime 48 ore o
ancora essere guariti dall’infezione. Dal primo luglio, pero’ ,
tutto confluira’ nel sistema europeo e prima della fine di
questo mese potrebbe gia’ essere digitalizzato con il sistema
del ‘Qr code’ (il codice a barre di identificazione che rivela
le varie informazioni) come lasciapassare per le diverse
attivita’ . Per chi non ha ancora effettuato il richiamo, il pass
e’ valido temporaneamente quindici giorni dopo la
somministrazione della prima dose e fino alla data prevista di
inoculazione della seconda: da quel momento sara’ poi rilasciato
il certificato valido nove mesi. Potra’ essere scaricato
attraverso la app ‘Immuni’ e non al momento non con ‘Io’ (la
stessa gia’ usata per il cashback), ma aldila’ dei software, chi
vorra’ ottenere la certificazione verde in formato non digitale
potra’ rivolgersi anche al medico di famiglia, pediatra e – forse
– al farmacista. Il documento pero’ puo’ anche essere revocato in
caso di nuovo contagio Covid, che comporta l’annullamento del
pass.