Il primo di una nuova classe di farmaci (anticorpi monoclonali) che, grazie ad un meccanismo d’azione completamente nuovo, puo’ sia stimolare il sistema immunitario che attaccare direttamente le cellule tumorali del mieloma multiplo, grave forma di tumore del sangue. La nuova molecola (daratumumab) e’ cioe’ una sorta di ‘killer seriale’ delle cellule cancerose ed e’ stata approvata recentemente in Ue, rappresentando un giro di boa nella terapia per questo tipo di tumore. La conferma arriva dal Congresso dell’Associazione europea di ematologia (Eha) in corso a Copenaghen.
Il farmaco e’ dunque il primo della classe di anticorpi monoclonali chiamati anti CD-38, completamente di origine umana, in grado di unire all’attivita’ immunitaria anche un’azione diretta che porta a morte le cellule tumorali. Un vero e proprio ‘serial killer’ per le cellule malate. Negli studi effettuati fino a oggi, afferma Antonio Palumbo, direttore del Dipartimento di Oncologia, Universita’ di Torino, ”abbiamo visto nei pazienti dei risultati senza precedenti in termini di sopravvivenza libera da progressione di malattia e di risposta generale alla terapia, risultati ottenuti in studi in cui pazienti con mieloma multiplo hanno ricevuto l’immunoterapia con daratumumab in combinazione con una terapia standard”. Il mieloma multiplo, spiega, ”ad oggi non ha una cura definitiva, cio’ significa che e’ fondamentale non solo avere terapie sempre piu’ efficaci ma anche averne a disposizione diverse, in modo da utilizzarle in
sequenza ogni volta che il paziente ha una ricaduta. Possiamo
pero’ dire che con l’arrivo di questa nuova classe di anticorpi
monoclonali si apre un nuovo capitolo di cura del mielina”. La
nuova molecola si presenta cioe’ come un potente ‘killer
naturale’ delle cellule tumorali. I dati dello studio di fase 3
Pollux, presentati al congresso EHA, hanno infatti mostrato che
l’immunoterapia daratumubab, in combinazione con il regime
standard di cura, ha ottenuto il 63% di riduzione del rischio di
progressione di malattia o di morte nei pazienti che hanno
ricevuto almeno un precedente trattamento. Alla luce di questi
risultati ”si puo’ dire che daratumumab e’ candidabile a
diventare il nuovo standard di cura per il mieloma multiplo”, ha
commentato Palumbo.