Diagnosi predittiva anticipata e definizione di un percorso terapeutico personalizzato. il futuro delle cure oncologiche che si apre grazie all’utilizzo della radiogenomica. Un lavoro avanguardistico che sta portando avanti a tumore-1Napoli il NAPLAB, l’ultima ‘creatura’ dell’IRCCS SDN di Napoli, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico in Italia. Un logo vulcanico a forma di Vesuvio ne racconta la creativita’ e ne rivendica la napoletanita’, che e’ per altro ben impressa nel nome, e l’acronimo Neuro Anatomy and image Processing LABoratory ne chiarisce il campo d’azione. Ma la vera peculiarita’ di NAPLAB consiste nella vocazione all’avanguardia tecnologica dei macchinari e delle azioni di ricerca e soprattutto nell’integrazione sistemica dei saperi al servizio dello sviluppo della ricerca e della diagnostica. Al suo interno NAPLAB riunisce, infatti, tutte le competenze tecnologiche relative al settore dell’imaging diagnostico al servizio delle esigenze clinico-scientifiche: fisici, ingegneri, biotecnologi, informatici, psicologi che lavorano accanto ai radiologi per raggiungere quanto prima il futuro approdo della medicina personalizzata, quella che sceglie la terapia migliore in base alle necessita’ ed ai geni del singolo paziente. “L’evoluzione tecnologica della strumentazione di diagnostica per immagini e di laboratorio – spiega il direttore scientifico dell’IRCCS SDN, Marco Salvatore – sta rivoluzionando la capacita’ di ricavare informazioni utili al paziente per garantire un iter diagnostico personalizzato”. Un’attivita’ che apre uno scenario
rivoluzionario, in cui diventa possibile leggere un referto
radiologico come un referto di laboratorio e in cui e’ i
risultati sono quantitativi e possono essere valutati rispetto a
dei valori normativi.
In particolare, come spiega il fisico Marco Aiello,
coordinatore di NAPLAB, “lo studio e l’applicazione di metodi di
calcolo numerico a immagini diagnostiche rientrano in una nuova
scienza, la radiomica, che si pone l’obiettivo di stabilire un
quadro completo delle caratteristiche significative di stati
patologici o di risposta alla terapia”. Ed e’ proprio questo uno
dei settori d’azione di NAPLAB che lavora in particolare in uno
dei campi di applicazione principali della radiomica: quello
oncologico, nel quale, come evidenzia Aiello “le immagini
relative a lesioni tumorali vengono elaborate secondo procedure
radiomiche consentendo un confronto numerico e statistico dei
risultati con altre caratteristiche individuali come le
informazioni genomiche”. Ed qui che, guardando al futuro della
medicina personalizzata, la radiomica diventa radiogenomica.