Conoscere la malattia e’ fondamentale per combatterla’. E’ lo slogan lanciato dall’associazione Iris per la Prevenzione, la Cura e la Ricerca in Oncologia Ginecologica in vista della Giornata mondiale contro il tumore ovarico, che si celebrera’ l’8 maggio: una forma di cancro tra le piu’ insidiose che colpisce 250mila donne nel mondo, e per la quale e’ di cruciale importanza la diagnosi precoce. Con uno spot, Iris onlus accende i riflettori su questa malattia, sottolineando che si tratta del tumore con il piu’ basso tasso di sopravvivenza per la mancanza di consapevolezza sui sintomi e per la diagnosi tardiva. Da qui l’importanza dell’informazione, obiettivo della Giornata mondiale. Il carcinoma ovarico e’ l’ottavo tumore piu’ diffuso fra le donne. Nel 2014 in Italia si sono registrati quasi 5 mila nuovi casi, circa il 3% del totale dei tumori diagnosticati tra le donne. Le stime indicano che nel corso della vita 1 donna italiana ogni 74 sviluppi un tumore ovarico. Con la mutazione dei geni BRCA, che si riscontra nel 15% circa delle pazienti, inoltre, il rischio di sviluppare il tumore ovarico e’ del 39-46%, rispetto all’1,8% della popolazione generale. Piu’ di 140.000 donne in tutto il mondo muoiono ogni anno a causa di questa malattia. Si tratta di un tumore maligno che ha origine dal tessuto di rivestimento della superficie dell’ovaio o della tuba. Le cellule tumorali originate dalla superficie ovarica o tubarica possono diffondersi nella cavita’ addominale ed attecchire direttamente sugli altri organi addominali, oppure possono diffondersi in altre parti del corpo attraverso il flusso sanguigno e i linfonodi. In questo modo il tumore ovarico si diffonde precocemente al di fuori del luogo di origine. Tuttavia, se rilevato a uno stadio iniziale, affermano i ginecologi, il carcinoma ovarico e’ normalmente asportabile.