Tre giovani chef insieme per tentare di proseguire la sfida a tavola, dopo i colpi inferti dalla pandemia, coniugando il forte radicamento nella tradizione e nel territorio con qualche tocco di novita’ . Simone Frattini, Enzo Marra e Giuseppe Postiglione, soci di ‘Tribus’ in Via Miliscola a Pozzuoli, giocano la loro partita col mare. “Soprattutto tre amici che provano a proporre una cucina totalmente diversa dai consueti cliche’ . Ci misuriamo con prodotti fatti in casa con materie prima di qualita’ cercando di
non ‘denaturalizzare’ il prodotto ma di valorizzarlo senza troppi accorgimenti” spiega Postiglione fra i tre quello che ha i contatti con i clienti in sala. Piatto simbolo? “Il nostro ‘antipasto di condivisione’ che viene preparato guardando come modello alla domenica napoletana di una volta quando la nonna
veniva mettendo gli antipasti a tavola e ci si sedeva insieme. Ma il nostro elemento forte e’ il ‘bottone’ di pasta fresca ripieno di patate con un po’ di porro, di arancia, con una base di zuppa di pesce di scoglio e una tartare di pesce bianco” aggiunge Giuseppe, 32 anni, il quale, incontrando i giornalisti, si augura una “buona estate con l’obiettivo di fidelizzare sempre piu’ i clienti anche con i cocktail abbinati
ai piatti”.
Tribus Restaurant nasce dal sogno dei tre chef di creare un
proprio locale dopo aver lavorato per diversi anni in strutture
di altri. La proposta, dunque, che ha come punto fermo la
stagionalita’ dei prodotti, si fonda sulla tradizione anche se
nei piatti non mancano, come detto, le innovazioni. Punto di
forza e’ anche la Millefoglie con crema gialla al limone e
amarene. Al Tribus “tutto e’ prodotto internamente”, spiegano i
tre soci, “dai pani alla pasta fresca”. In cucina Simone si
dedica agli antipasti e ai secondi, Vincenzo ai primi e Giuseppe
ai pani e ai dolci oltre a curare l’accoglienza. Il locale, che
dispone anche di uno spazio esterno, ha circa 60 coperti e tre
dipendenti, oltre ai tre chef. La carta dei vini conta un
centinaio di referenze prevalentemente campane e italiane con
qualche chicca del resto del mondo.
Dice Simone Frattini, classe ’94, il piu’ giovane dei tre chef:
“Puntiamo a fare una cucina semplice per essere vicini ad ogni
tipo di clientela, anche ai bambini. Mettiamo la qualita’ davanti
a tutto, poi la nostra idea e la nostra impronta”. E Vincenzo
Marra, del 1991, aggiunge: “Quanto c’e’ di giovane nella nostra
cucina? La scommessa di farne una ricca di tradizione ma in una
chiave moderna. Insomma, legati al territori con un’idea un po’
piu’ smart. Realizziamo un tipo di cucina polivalente cercando di
coivolgere tutti, dalla famiglia alla coppia. Con prezzi medi
intorno ai 55-60 euro”.
Nell’incontro con i giornalisti gli chef hanno proposto:
Tonno, porro arrosto, katsuobushi e mayo alla soia. Carpaccio di
cernia con bottarga di spigola fatta in casa, pomodoro arrosto,
riduzione di aceto e olio allo scalogno. Cavolfiore, burro
d’arachidi, limone e tartufo. In abbinamento Terramasca Asprinio
spumante brut 2018 – Drengot. Poi bottone di pasta fresca
ripieno di patate con zuppa di scoglio e tartare di pesce
bianco.Riso selezione Acquerello con sgombro scottato, caprino
ed erba cipollina.
In abbinamento Cerasus rosato Campania Igp 2021 – Tenuta
Pampinus. Pescato del giorno e il suo pil pil, insalatina di
carciofi e olive taggiasche (In abbinamento Pecorino Colline
teatine Igt 2022 – Il Feuduccio). Millefoglie crema gialla al
limone e amarene,
In abbinamento Fragrante Amaro Insolito – Ghilardi Selezioni.