Giovane di Pomigliano cade da un ponte per un selfie: è salvo Rischiare la vita, è grave in ospedale dopo essere precipitato per una ventina di metri da Ponte Garibaldi. Giù dal ponte per un selfie grave Bienne di Pomigliano in gita a Roma con gli amici Rischiare la vita per un selfie, sfidare ogni pericolo per una foto. A Roma un trentunenne, Dario Dessi, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Camillo dopo essere precipitato per una ventina di metri da Ponte Garibaldi. Uno schianto terribile sulla banchina del Tevere. Sabato sera il ragazzo, di Pomigliano d’Arco, rappresentante di una importante azienda farmaceutica in provincia di Napoli stava scattando alcuni selfie con gli amici con i quali aveva deciso di trascorrere il week-end nella Capitale, poi è salito sul parapetto, ha chiesto di fare altri scatti ma all’improvviso è caduto nel vuoto: «Era salito sopra, si era seduto, ci siamo voltati ed era scivolato di sotto», hanno raccontato i tré ancora sconvolti, ascoltati uno per uno, separatamente, dagli agenti del commissariato Trastevere che indagano sull’episodio insieme ai colleghi del Distretto Trevi. «Non abbiamo potuto fare niente, è stata una questione di frazioni di secondo», hanno ripetuto. Tutti hanno dato la stessa versione: un incidente. I poliziotti stanno comunque vagliando le immagini delle telecamere di zona per ricostruire con esatte22a l’accaduto e non lasciare spazio ad alcun dubbio, verificheranno inoltre le foto scattate anche dai loro telefonini. Forse Darío si è sporto troppo andando all’indietro con la schiena non accorgendosi che il muretto era finito, forse ha cercato di mettersi in piedi o di posizionarsi al meglio accanto agli altri pervenire catturato bene nell’immagine da condividere sui social in ricordo di una “girata” tanto attesa dopo le restrizioni agli spostamenti tra regioni per via del Covid e che, invece, si è trasformata in dramma. Verifiche sono in corso anche per capire se la comitiva avesse bevuto, ma al momento non ci sono riscontri. Erano quasi le venti e il rione della movida era pieno di romani e visitatori, diviso tra chi aveva appena terminato l’aperitivo e chi si apprestava a cenare in una delle tradizionali trattorie e pizzerie. Fino a poco prima risuonava sul lungotevere il passaggio delle volanti che accorrevano ver so Nord per i tafferugli provocati dai tifosi della Lazio radunati a Ponte Milvio.