Ritorna dopo nove anni di attesa la Festa del Carmine, l’evento religioso e laico dedicato alla Madonna Bruna della cosiddetta piazza Mercato, protettrice della città, particolarmente caro ai napoletani. Per tutta la settimana ci sono state le celebrazioni affollatissime, ma il momento clou sarà domani sera, alle
21,30 in piazza del Carmine, con il concerto del Coro della città di Napoli diretto dal maestro Carlo Morelli e a seguire un favoloso spettacolo pirotecnico. Un impegno dell’amministrazione comunale e dell’assessore al Turismo Teresa Armato per rilanciare la piazza del Carmine e l’adiacente piazza Mercato, un tempo luoghi frequentatissimi del commercio e della tradizione ma che oggi vivono purtroppo una situazione di degrado e di abbandono che li rende spesso ostaggio di vandali
e baby gang. Il ritorno della festa può rappresentare perciò un’opportunità da parte dei residenti per riappropriarsi del loro quartiere. «Finalmente ritorna la Festa—afferma con orgoglio Gianfranco Wurzburger, presidente di Asso. Gio.Ca., associazione sempre in prima linea per il rilancio della zona —. Il quartiere, ma credo tutta la città di Napoli, aspettava questo momento per tornare ai tradizionali festeggiamenti in onore della Madonna Bruna. I padri
Carmelitani insieme alla rete territoriale delle associazioni
e soprattutto grazie al Comune di Napoli sono riusciti a riprendere
questo importante momento per un territorio
che si sta proiettando verso
una rinascita socio-culturale
fondamentale. Non ci sarà il
simulacro dell’incendio, almeno
per quest’anno, ma
avremo un favoloso spettacolo
pirotecnico che ci farà ricordare
i bei momenti dell’incendio
del campanile di Frà
Nuvolo».
La mancata autorizzazione
da parte della Soprintendenza,
infatti, non consentirà il
vero e proprio «Simulacro
d’incendio» del campanile
ma gli organizzatori promettono
comunque uno spettacolo
di fuochi d’artificio di
tutto rispetto che si terrà dalla
terrazza della Basilica. Come è
noto, il campanile viene «incendiato
» il 15 luglio perché si
mette in «luce» solo per una
sera ma quella sera è attesa
per 365 giorni dai napoletani.
Ai tempi di Masaniello,
c’era l’usanza di fingere un attacco
ad un fortino in legno
per poi chiudere la rappresentazione
con l’incendio dello
stesso. Alle 22 del 15 luglio,
quando si spegneranno le luci
della piazza, avrà inizio lo
spettacolo: girandole colorate
e bengala con la scritta Napoli
devota alla Madonna Bruna
daranno inizio alla giostra pirotecnica.
Una stella luminosa
andrà a prelevare l’immagine
della Madonna che, salendo
verso il campanile, doma e
spegne le fiamme. «‘A mamma
rò Carmene ha fatto il miracolo
». E protegge la città
dall’alto