Si concretizzano in queste ore gli sforzi del Servizio Nazionale della Protezione Civile per assicurare la regolare ripresa dell’anno scolastico nelle quattro regioni colpite dal terremoto del 24 agosto. Come previsto dai calendari deliberati dalle Regioni, il ritorno tra i banchi è previsto tra il 12 e il 15 settembre (con l’eccezione della Provincia Autonoma di Bolzano dove le scuole hanno aperto già lo scorso 5 settembre): in particolare, in Umbria e in Abruzzo le scuole riprendono il 12 settembre, nel Lazio e nelle Marche giovedì 15, e così sarà anche per gli studenti dei comuni più colpiti dal terremoto. Ad Amatrice e a Cittareale, anzi, l’apertura è anticipata a martedì 13 rispetto agli altri comuni laziali. Un primo segnale di ritorno alla normalità per bambini e ragazzi, e per le loro famiglie. sopralluoghi, iniziati già a pochi giorni dal terremoto proprio per verificare prioritariamente l’agibilità delle scuole e consentire di definire un piano degli interventi laddove le strutture non fossero state agibili, hanno interessato 577 plessi scolastici: 390, pari al 70% del totale, sono stati ritenuti agibili, mentre altri tre pur non essendo danneggiati risultano al momento inagibili a causa di un rischio esterno. Sono 110 quelli temporaneamente inagibili che tornerebbero agibili grazie a provvedimenti di pronto intervento; a questi se ne aggiungono 19 parzialmente inagibili e tre da rivedere per un’ulteriore valutazione. Sono poi 32 gli edifici scolastici inagibili, meno del 6%.
Per ciascuna delle scuole dichiarate inagibili sono state individuate dalla Dicomac, in sinergia con Ministero dell’Istruzione, con i dirigenti scolastici e i Sindaci, soluzioni mirate per consentire a bambini e ragazzi di tornare in classe: l’avvio dell’anno scolastico sarà in tenda a Cittareale (RI) e, nelle Marche, ad Acquasanta Terme, ad Arquata del Tronto, a Gualdo e a Montegallo. In parallelo alle misure provvisorie per la regolare riapertura dell’anno scolastico, si stanno intanto definendo le soluzioni di medio periodo, grazie alla donazione – da parte di istituzioni, enti, fondazioni bancarie e organizzazioni di volontariato – di prefabbricati che sostituiranno le tende o rimpiazzeranno i fabbricati danneggiati.
Ad Amatrice, come è noto, martedì aprirà la scuola realizzata nei moduli provvisori installati dalla Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento, mentre il liceo scientifico si trasferirà per due settimane nel Palazzetto dello Sport. A Monteurano (FM) la scuola media sfrutterà le strutture agibili con doppi turni, a Loro Piceno gli studenti della scuola primaria cominceranno l’anno ospitati nella scuola media, a Corridonia, nel maceratese, le classi saranno accolte nei locali della parrocchia, ad Acquaviva Picena, le classi della primaria saranno accolte nella scuola di Stella Di Monsampolo e quelle dell’infanzia e della primaria a Monteprandone, mentre a Norcia (PG) la scuola primaria inizia presso il Centro Caritas, medie e superiori presso una tensostruttura comunale esistente, anche se solo per qualche giorno, e la scuola dell’infanzia inizierà il 16.
Inizio d’anno scolastico regolare, infine, nelle scuole in cui l’inagibilità è parziale o riguarda laboratori, mensa o palestra: è il caso a esempio delle scuole di Cascia (PG), di Poggio Bustone (RI), di Force (AP) e Visso (MC) e di Montorio al Vomano, che inizierà con qualche giorno di ritardo rispetto al resto della regione Abruzzo, il 16 settembre. Alcuni Comuni, tra quelli più distanti dall’epicentro e che hanno risentito danni risolvibili con misure di pronto intervento, hanno deliberato, infatti, di posticipare la data di inizio delle lezioni di qualche giorno rispetto al calendario scolastico della propria Regione per garantire il rientro in classe degli studenti a lavori ultimati.
Rieti, 11 settembre 2016
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