Come oramai accade da lustri, in occasione della fine dell’anno, si ripresenta, alla ribalta delle cronache, la notizia dell’ulteriore aumento del pedaggio sulla Tangenziale di Napoli, che scatterà, in base a quanto stabilito con il decreto interministeriale n.604 del 29 dicembre 2017, con l’inizio dell’anno nuovo. Aumento che porterà il tributo, versato da lustri dai napoletani, per i veicoli a due assi, dagli attuali 95 centesimi, a un euro tondo.

“ L’unica strada, che attraversa, e non tange, un centro urbano, nel nostro Paese, se non in tutta Europa, dove gli automobilisti per transitare devono pagare un oneroso balzello – afferma Gennaro Capodanno, fondatore sul social network Facebook di un gruppo al link: https://www.facebook.com/groups/nopedaggiotangenzialenapoli/ , che conta oltre mille iscritti e con il quale si chiede da tempo l’abolizione del pedaggio sulla Tangenziale di Napoli -. E’ davvero inaccettabile, oltre che paradossale, che si continui ad aumentare il ticket per transitare su quella che, per un ampio tratto, è di fatto assimilabile, in tutto e per tutto, a un’arteria cittadina, anche se la sua denominazione ufficiale è “Autostrada A56” con tanto di caselli e pedaggi, appunto “.

“ Il nuovo aumento, che si va ad aggiungere a quelli già scattati da quando fu aperta al traffico, nel lontano 1972, quando il costo del pedaggio era di 300 lire, rappresenta un notevole incremento, pari a oltre il 53%, anche rispetto ai 65 centesimi che si pagavano nel 2006 – continua Capodanno -. Considerati i passaggi giornalieri, stimati in circa 270mila, è facile dedurre che stiamo parlando di introiti a sette zero, che la società Tangenziale, per i soli transiti, continuerà ad incamerare annualmente, sul cui utilizzo, principalmente per il miglioramento dei servizi offerti agli utenti dell’importante arteria, sarebbe necessaria una maggiore e più dettagliata informazione, nel mentre l’unica cosa certa è che la lievitazione del pedaggio sta incidendo, e non poco, sui già magri bilanci di tanti napoletani, per lo più lavoratori che ogni giorno percorrono l’arteria per raggiungere i luoghi di lavoro “.

“ A questo punto, sulla annosa questione chiediamo l’intervento di tutte le autorità preposte – conclude Capodanno -. In immediato chiediamo che si valuti la possibilità di sospendere questo ulteriore incremento del costo del pedaggio, anche alla luce della già asfittiche condizioni del traffico a Napoli, alimentate pure dai ben noti problemi che affliggono il trasporto pubblico cittadino, traffico che potrebbe ulteriormente peggiorare laddove, per risparmiare, si decidesse di non utilizzare l’importante arteria di collegamento. Ma l’obiettivo principale, oramai indilazionabile, resta quello delle iniziative da intraprendere, in tempi rapidi e a tutti i livelli istituzionali, per arrivare all’abolizione in tempi rapidi del pedaggio, a partire dai caselli che ricadono nel territorio del capoluogo partenopeo, evitando, però, annunci che poi non vengono supportati da iniziative concrete e risolutive, così come è avvenuto anche in un recente passato “.

Sulla questione Capodanno chiede l’intervento immediato del ministro delle infrastrutture, del presidente della giunta regionale della Campania e del sindaco di Napoli.