La svolta è arrivata ieri nel tardo pomeriggio, quando sembrava troppo tardi per trovare una convergenza tra Pd, Leu, Italia Viva e Dema. Il sindaco de Magistris aveva annunciato ufficialmente il nome di Annamaria Palmieri, assessore alla Scuola, come candidato del movimento dell’ex pm alle elezioni Suppletive del 23 febbraio. Qualche ora dopo arriva la notizia che Dema ha trovato la convergenza su un altro nome, insieme con gli altri partiti di sinistra: Sandro Ruotolo. Sarà con ogni probabilità il noto giornalista anticamorra, così, il candidato che tiene insieme le forze di Governo (tranne il Movimento 5 Stelle) e il Movimento del sindaco per contendere il seggio che apparteneva al compianto Franco Ortolani. Una svolta non da poco per Dema che trova così, per la prima volta, un’intesa con il Partito democratico. Un qualcosa che apre a scenari nuovi anche per le elezioni Regionali. D’altronde lo stesso Luigi de Magistris ieri ha rivelato di interlocuzioni importanti con Roberto Fico. «Abbiamo parlato di tane cose, tra cui quello che si può fare insieme. Sicuramente – ha aggiunto – non correremo insieme per ìe suppletive di feb braio, ma credo che invece le elezioni regionali di maggio possano essere una grande opportunità per provare a costruire una coalizione civica regionale)). Andrà verifícate, in quel contesto, la posizione che avrà Fico all’interno del Movimento. Già il Partito Democratico e Leu, infatti, in vista delle Suppletive, avevano provato a convincere i grillini ad un’alleanza, ma alla fine l’ala più vicina a Luigi Di Maio, convinta nell’andare da sola alle elezioni, ha prevalso e ha portato il Movimento al voto su Rousseau attraverso cui è stato scelto Luigi Napolitano, vicino al ministro degli Esteri, come candidato. A ricordare i tentativi fatti dalla sinistra per convincere i pentastellati è il segretario Metropolitano Marco Sarracino: «Agevolare il centrodestra di Matteo Salvini e Giorgia Meloni è non solo un errore francamente incomprensibile, ma anche contrario allo spirito con cui abbiamo costruito un Governo utile a fermare la peggiore destra d’Europa. Il Pd ha tentato fino ali ‘ultimo minuto utile la costruzione di una candidatura unitaria con tutte le forze che attualmente sostengono il Governo nazionale. Lo abbiamo fatto – spiega – perché i numeri al Senato li conosciamo tutti. Per questo motivo si è provato ad avviare un’interlocuzione con il Movimento 5 Stelle, che però anche per enormi spaccature interne ha preferito la strada dell’isolamento a quella del dialogo». Al di là delle posizioni del Movimento 5 Stelle, a Sinistra si è trovata la convergenza su Sandro Ruotolo. Prima che arrivasse il suo ok. Sarracino aveva parlato della possibilità «di mettere m campo una proposta forte, autorevole, che parli alla città e che contemporaneamente rafforzi il Governo)). Ruotolo, oltre che con il candidato del Movimento 5 Stelle Luigi Napolitano, dovrà sfidare anche il candidato del centrodestra. Tocca a Forza Italia designare il nome e dovrebbe essere quello del vicepresidente del consiglio comunale Salvatore Guangi, ancora in attesa dell’ok dal partito. A sinistra, invece, c’è un altro candidato. In campo anche Potere al Popolo che ha raccolto le firme necessarie a presentare la candidatura dello storico antifascista Giuseppe Aragno. – Sandro Ruotolo