Chi è il santo? Il santo è un ponte tra cielo e terra, un uomo o una donna capace di superare la barriera del tempo, grazie alle sue opere e alla sua testimonianza di vita immortali, ed anche la barriera dello spazio, perché il santo è ciro-13sempre universale, porta un messaggio che è per tutti e che viene accolto da tutti, senza distinzione di lingua e di cultura. Questo è stato ed è il Beato Giustino Russolillo, un uomo, un sacerdote, parroco e fondatore, nato e vissuto nel piccolo, allora, borgo di Pianura, tra il 1891 e il 1955. Il seme gettato Dio in questa fertile terra vulcanica ha portato frutto durante la sua vita e soprattutto dopo, dato che le Congregazioni da lui fondate per ispirazione dello Spirito Santo, le suore e i padri vocazionisti, stanno diffondendo il suo carisma, la ricerca e la coltura delle vocazioni, e la sua spiritualità nel mondo intero, avendo raggiunto già 16 paesi ed essendo in speranzosa attesa di raggiungerne almeno altri due a breve. Tutto questo mentre il Signore continua a confermare il suo favore nei ciro-6confronti di Giustino operando guarigioni per sua intercessione: una di queste ha portato alla beatificazione il 7 maggio 2011, ed un’altra, il risveglio senza alcuna conseguenza dopo cinque giorni di coma irreversibile di Emile, un giovane religioso malgascio, porterà presto alla canonizzazione. Il 2 agosto è il giorno della nascita al cielo del Beato e giorno scelto per la sua memoria liturgica. Anche quest’anno il popolo di Pianura ha celebrato con solennità il suo santo. Non solo la gente di Pianura. Il popolo vocazionista sparso per il mondo ha partecipato alla celebrazione presieduta dal padre generale grazie alla diretta streaming su www.caprievent.it seguita dal Brasile, Francia, Stati Uniti d’America, Argentina ,Nigeria, Filippine, Indonesia, Madagascar, Columbia, Regno Unito, Cile, ciro-15Sudafrica, Canada. Ci sono state 1.654.000 visualizzazioni e questo vuol dire che tantissime persone che amano e seguono don Giustino, pur non sapendo neanche esattamente collocare Pianura sul globo terrestre e non avendo la possibilità concreta di far visita ai luoghi in cui ha vissuto il Beato e alla sua tomba, hanno potuto assistere alla celebrazione, vedere la casa madre dei Padri Vocazionisti, partecipare al rito della professione perpetua di tre giovani vocazionisti, ascoltare le testimonianze di laici, consacrati, sacerdoti intervistati da Mario Orlando e da suor Teresa Soria. Grazie al loro racconto hanno potuto rivivere anche i quattro giorni di preparazione alla festa, durante i quali sono stati centrali i momenti di preghiera, la celebrazione della messa e la processione con ciro-16la statua del Beato per le vie di Pianura, ma sono stati belli ed intensi anche momenti di aggregazione e di divertimento, quali la terza edizione del talent show, The voice of Pianura, la commedia È asciuto pazzo ò parrucchiano e lo splendido musical Chiara di Dio. È stato anche ricordato che quest’anno don Ciro Sarnataro, rettore di Casa Madre, ha voluto sottolineare come la vocazione sia un’esigenza sociale, invitando nei giorni del triduo due sacerdoti vocazionisti impegnati sul campo senza paure: don Antonio Coluccia, a cui è stata affidata a Roma una casa sequestrata alla banda della Magliana, nella quale ha fondato l’opera don Giustino onlus, che si occupa del recupero umano e del reinserimento in società di ex carcerati o persone trovate per strada, e don Vittorio Zeccone ciro-23che di una villa sequestrata alla camorra a Pianura ha fatto la Casa del giovane e accompagna migliaia di giovani in un cammino spirituale ma anche di impegno civile e sociale.La celebrazione del 2 agosto è stata aperta dalla sfilata delle bandiere dei 16 paesi in cui ivocazionisti sono presenti in ordine di fondazione. In coda due bandiere piegate, Vietnam e Mozambico, segno di speranza di future aperture, sogno di tanti altre persone da incontrare e tante vocazioni da sostenere, sogno ,ora condiviso da tutte le persone che hanno visto in diretta come lo sventolio delle bandiere faceva sorridere don Giustino dal cielo: egli era riuscito a mandare i suoi figli solo in Brasile e tutte le altre missioni le ha viste compiaciuto da lassù.È vero che i santi sono universali e superano senza difficoltà ciro-25le barriere del tempo e dello spazio (don Giustino lo faceva già da vivo, quando vedeva cosa accadeva sul fronte della seconda guerra mondiale e prediceva il futuro ritorno dei soldati), ma i mezzi di comunicazione sociale e la rete internet aiutano a costruire questi ponti che attraversano oceani e permettono a persone lontane tra di noi migliaia di km, che probabilmente non si incontreranno mai, ma accomunate dalla chiamata a far parte della famiglia vocazionista, di vivere insieme i grandi eventi legati a don Giustino, che ci auguriamo saranno sempre di più anche in vista dell’approssimarsi della canonizzazione e del centenario di fondazione delle due congregazioni. È bello soprattutto che tanti benefattori sparsi per il mondo possano vedere come i loro sacrifici, le loro offerte e le loro ciro-1preghiere non vanno perduti, ma alimentano la crescita dell’opera voluta da don Giustino attraverso il sostegno negli studi e nella formazione di tanti giovani in cammino verso il sacerdozio. Il mondo ha bisogno di santi, ma per avere i santi occorrono i sacramenti e per avere i sacramenti i sacerdoti. Per avere i sacerdoti secondo la splendida visione e ispirazione ormai realtà del Beato Giustino ci vuole la Società Divine Vocazioni, che gratuitamente coltiva e accompagna le vocazioni. Ma per portare in tutti i paesi del mondo quest’opera, i vocazionisti hanno bisogno del sostegno economico e spirituale dei benefattori e degli amici ed anche di chi contribuisca a far conoscere attraverso i vari mezzi di comunicazione il bene che si fa, i miracoli che il Signore ancora oggi compie. C’è posto per tutti in questa grande famiglia, c’è un compito per tutti in questa grande impresa della santificazione universale! Don Giustino direbbe: Coraggio! Venite! Sempre avanti e sempre più in alto, sempre più e sempre meglio!

A cura di suor Teresa Soria