Il Sindaco si indigni per questo invece di vietare il chiosco di San Francesco per le unioni civili
“La storia dello stupro di gruppo ai danni della turista in un albergo della costiera lascia senza parole e i colpevoli devono pagare per quello che hanno fatto senza alcuno sconto”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “bisogna evitare assolutamente che, anche in questo caso, come in altre occasioni, a cominciare dallo stupro di Pimonte, la vittima sia lasciata sola e si crei un clima di solidarietà verso i colpevoli”.
“Tra l’altro, una vicenda del genere alimenta anche una brutta immagine dell’accoglienza che offriamo ai turisti e sarebbe auspicabile la costituzione come parte civile delle associazioni e degli enti che, quotidianamente, sono impegnati nella promozione del turismo in Campania” ha aggiunto Borrelli per il quale “quel che è certo è che, qualora fossero confermate tutte le accuse, i responsabili dello stupro meritano una condanna esemplare, senza alcuno sconto di pena”.
“Il Sindaco di Sorrento che, in queste ore, è salito agli onori della cronaca per aver vietato la celebrazione di un’unione civile nel chiosco di San Francesco, si indigni per questo invece di fare ingiuste e anacronistiche discriminazioni” ha concluso Borrelli per il quale “il primo cittadino dovrebbe essere il primo a costituire il Comune parte civile nel processo contro gli stupratori”.