Giunge al termine con la grande serata conclusiva, tra balli, danze e canti, in un’atmosfera di autentica partecipazione, la tradizionale Festa dei ceci dedicata al prodotto locale di massima eccellenza, che si svolge nel centro storico dell’antico centro cilentano, guidato dal primo cittadino Francesco Carpinelli. Una vera e genuina sagra di qualità, ispirata ai principi della promozione del bellissimo territorio di Cicerale, con proposte gastronomiche tipiche ciceralese, prevalentemente ma non esclusivamente a base dei prelibati e pregiati ceci locali, pagane e fusilli fatti in casa, così come il pane ed i biscotti, i timballi, la polenta, lo spezzatino tenerissimo, la gustosa trippa, i ceci croccanti, le frittelle dolci e salate, i formaggi e salumi nostrani, aromatizzati con limone, al peperoncino, le zeppole, i gelati, i liquori, i rinomati fichi bianchi cilentani protagonisti di invitanti tentazioni zuccherine.. il vino buono e molte altre proposte golose per la gioia del palato e prima ancora della vista e dell’olfatto.
L’evento atteso da tanti, che ha riscosso grande successo di pubblico nelle prime due delle tre intense serate è firmata con orgoglio più che giustificato dalla Pro Loco presieduta dall’infaticabile Matteo Del Galdo, artefice di tante riuscite iniziative, riportate dai Media. Vede all’opera ogni anno l’intero paese mobilitato per accogliere degnamente turisti e visitatori e far conoscere, attraverso un interessante percorso che attraversa il caratteristico centro antico, le eccellenze eno-gastronomiche e le testimonianze storiche ed artistiche di questo angolo di paradiso trai monti, che dista solo 14 chilometri dal mare, 18 dalla rinomata Baia di Trentova, e si affaccia sulla diga dell’Alento, nella lussureggiante valle circondata dalle vette contrassegnate da rocche e castelli. Dall’ultramillenario borgo di Monte Cicerale, si gode invece un panorama marino mozzafiato, con Capri in lontananza. Dall’altro lato, le rovine dell’affascinante Corbella, che fu fortezza medioevale della famosa e sfortunata Donna Sabella, alla quale si sono ispirate leggende, romanzi, trattati storici, canzoni e ballate.
Un territorio da conoscere ed apprezzare, ricco e fertile anche dal punto di vista delle produzioni agroalimentari e casearie oltre che squisitamente gastronomico, con ricette originali, a partire dalla cucina dei ceci, prodotto principe del territorio, di una qualità particolare, apprezzata in tutto il mondo ed interpretata dai migliori chef, da quelli locali che col proprio impegno l’hanno promossa nei cinque continenti.
Squisite e genuine le carni locali, ovine, bovine e suine, con la lavorazione anche di gustosi salumi magri e le proposte casearie, soprattutto quelle a base di latte di capra, delicato ed estremamente digeribile, impiegato anche nei dolci particolarmente apprezzati.
Per questa coinvolgente festa dei ceci che vede stasera la sua terza ed ultima serata, si prevede un’affluenza ancora superiore a quella già molto consistente di ieri e di domenica. Gli estimatori della gastronomia ciceralese ogni anno giungono da ogni dove, facendo registrare il tutto esaurito alle strutture ricettive anche delle varie zone limitrofe, come Agropoli e Paestum e le ampie aree montane e marine di Castellabate, Capaccio. Un’occasione da non perdere per chi ama la genuinità, i buoni sapori di una volta, la musica, i canti ed i balli popolari: le autentiche sagre la cui tradizione è ancora viva in territorio cilentano, soprattutto nell’incantevole interno, ancora sconosciuto a molti, eppure così vicino alla nota costa.
Meritano menzione i tantissimi collaboratori della Festa dei ceci di Cicerale. Bisognerebbe nominare ad uno ad uno tutti gli abitanti che in questo evento ci credono ed offrono la loro massima collaborazione. Ci limitiamo a ricordare i più impegnati, per esigenze di spazio.
Alla preparazione stand logistica: Danilo, Carmine e Giovanni Gargano, Daniele Palumbo, Daniele e Davide Verdevalle, Silvestro Monaco.
In cucina: Lucia Valva, Celestina Ruggiero, Lisa Domenica, Mariarosaria Vecchio, Patrizia Tolomeo, Pina Gargano, Maria Benedetta Coppola, Gerarda Cafasso, Alberina Corrente, Anna Gargaro.
Agli stand: Nadia Tesoniero, Luana Torrusio, Emanuele e Gianluigi Carpinelli, Concetta, Davide ed Enza Del Galdo, Rossella Corrente.
Antichi mestieri: Vincenzo Pomposelli, Antonio e Swami Del Galdo, Pasquale Cammarota, Antonietta Mottola, Lauretta Voria, Irene Russo, Virginia Torrusio, Giorgia e Giovanna Corrente.
Ancora: Domenico Manzo, Stefano Canonico, Mina Santoro, Giandonato Inverso Cinzia Amatucci, Salvatore Corrente.
A cura di Teresa Lucianelli