Mesi di pedinamenti, minacce e telefonate per convincerla a tornare con lui e ritirare le denunce. Mentre la minaccia sotto casa, lei chiama i carabinieri, che lo arrestano
I coinvolti nella triste vicenda sono una 38enne e il suo ex compagno, un 44enne, entrambi del rione traiano.
Erano legati da una relazione, ma la storia era terminata più di un anno fa. Per mesi lui l’ha tormentata pedinandola, insultandola, chiamandola al telefono e minacciandola, anche di morte, per convincerla a ricucire il rapporto.
La vittima aveva compreso la gravità di quei comportamenti, perciò si era rivolta ai carabinieri di fuorigrotta sporgendo denuncia e, alla luce di quei fatti, l’a.g. Aveva emesso un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare in modo da far tornare la donna a respirare.
Il 44enne non ne aveva tenuto affatto conto, violando anzi la misura, continuando ad avvicinare la ex compagna, ingiuriandola e importunandola.
Le violazioni erano state segnalate dai carabinieri all’autorità giudiziaria e il provvedimento cautelare era stato sostituito con quello più incisivo della custodia in carcere.
Dopo tempo il 44enne aveva ottenuto i domiciliari e gli era stato notificato anche il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa.
Non se ne era curato però, e più volte si era parato davanti alla donna, o si era presentato sotto casa di lei, chiedendole di incontrarsi e minacciandola di morte a ogni rifiuto. Era arrivato a pedinarla per controllare i suoi spostamenti, tanto da costringerla spesso a evitare di uscire di casa per timore di incontrarlo.
L’ultimo episodio ieri sera: sotto casa di lei sbraitava e la minacciava di ritirare le denunce.
La poverina, riconoscendo la voce di colui che da mesi le rende i giorni invivibili, non ha messo piede fuori dalla porta e, anzi, immediatamente ha telefonato in caserma a fuorigrotta, a quei militari che purtroppo ormai conosce e di cui si fida, spiegando la situazione e chiedendo aiuto.
Giunti lì i militari hanno bloccato l’uomo mentre era ancora sotto casa della vittima a proferire minacce.
Lo hanno quindi tratto in arresto per maltrattamenti, atti persecutori e minacce.
Adesso è in attesa del rito direttissimo.