Passi avanti nella ricerca sulla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) grazie a due lavori italiani pubblicati sulla rivista Nature Genetics, che confermano il ruolo di particolari geni nell’insorgere della malattia nella sua forma familiare e sporadica. Autori degli studi, i team di ricercatori dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) Istituto Auxologico Italiano-Dipartimento di Fisiopatologia e Trapianti e del Centro ‘Dino Ferrari’ dell’Universita’ degli Studi di Milano. Nel primo studio, il gene NEK1 e’ stato confermato nel ruolo patogenetico delle forme familiari: gia’ riportato in precedenza come potenzialmente implicato, viene ora definito come causa, edunque significativamente associato alla patologia, mediante l’applicazione di una speciale tecnologia. Il secondo studio conferma invece il ruolo di un altro gene, SARM1, nella sua associazione alla malattia. Questo studio ”assume un particolare significato perche’ rappresenta il primo prodotto del progetto mondiale MINE a cui anche l’Italia aderisce, volto al sequenziamento completo del genoma di pazienti affetti da SLA sporadica – afferma Vincenzo Silani, responsabile della sede distaccata del Centro ‘Dino Ferrari’ per le Malattie Neurodegenerative e Neuromuscolari dell’Universita’ degli Studi di Milano -. Il lavoro di Nature Genetics trova quindi il mondo scientifico allineato in un preliminare sforzo di identificazione delle cause della Sla