Jannik Sinner ha bissato il successo nel torneo ATP 250 di Sofia dominando in finale Gaël Monfils in
due set, con il punteggio di 6-3, 6-4, in poco piu’ di un’ora e
un quarto. Era dal 1975-1976 che un italiano non vinceva lo
stesso torneo ATP per due anni di fila, l’ultimo era stato Paolo
Bertolucci a Firenze.
Un successo che ha portato al 20enne di Sesto Pusteria il
quarto titolo in carriera (oltre ai due in Bulgaria, l’Atp di
Melbourne a febbraio e quello di Washington ad agosto),
permettendogli di confermarsi da domani al 14/o posto del
ranking mondiale. Ma soprattutto di raccogliere punti importanti per continuare
a coltivare il sogno di un posto tra i ‘Masters’ nelle ATP
Finals di Torino, salendo in decima posizione. Al nono, ultimo
utile, della ‘Race 2021′ al momento c’e’ il polacco Hubert
Hurkacz, con 270 lunghezze di vantaggio. Con Rafa Nadal
probabilmente fuori dai giochi, avendo annunciato il ritorno in
campo solo nel 2022, e la stagione ancora in corso e’ un
obiettivo piu’ che legittimo.
“Il livello e’ stato molto alto, con scambi davvero intensi e
lunghi – ha commentato al termine Sinner – E’ stato un match
fisico, il migliore che ho giocato questa settimana, ma dovevo
farlo. Non e’ mai semplice contro Gael”.
In realta’ l’incontro non ha avuto storia. Breakkato in avvio
di entrambi i set, il francese – gia’ sconfitto a settembre nel
terzo turno dell’US Open – e’ stato sempre costretto a
rincorrere. Particolarmente efficace nello sfruttare la prima
palla di battuta (93% dei punti guadagnati), l’altoatesino non
ha mai tremato davvero, vivendo solo un attimo di apprensione
quando, sul 4-2 nel primo set, ha dovuto salvare due palle del
contro break. Perso il servizio anche in apertura del secondo,
Monfils non ha piu’ avuto chance di rientrare in partita.
Nella difesa del titolo Sinner fin qui non aveva mostrato il
suo tennis migliore. Dopo aver debuttato direttamente al secondo
turno battendo in due set il bielorusso Egor Gerasimov (n.112),
proveniente dalle qualificazioni, si e’ ripetuto superando nei
quarti l’australiano James Duckworth (n.56 del ranking) e in
semifinale il serbo Filip Krajinovic, n.37 e quinto favorito del
seeding. Ma in finale contro Monfils ha giocato la sua miglior
partita del torneo, togliendo fin da subito qualsiasi velleita’
all’avversario.
A cura di Gabriele Scala