I dati di utilizzo dei sistemi di videosorveglianza sono in netto calo: oggi siamo intorno al 25 per cento della copertura nelle strade della città di Napoli. Eppure la Campania, insieme a Lazio e Lombardia, è la regione caratterizzata da maggiore insicurezza e da un preoccupante aumento di reati come furti e rapine”. Lo ha detto Giuliano Russo, presidente dell’Osivid (Osservatorio Nazionale per la Sicurezza e la Videosorveglianza), nel corso della tavola rotonda “Un nuovo modello per la sicurezza urbana”, che si è svolto presso la sede di Confcommercio Napoli.
“In questo periodo storico – ha continuato Giuliano Russo – si avverte l’esigenza di un nuovo modello per la sicurezza urbana che contempli, da un lato, il monitoraggio delle esigenze della comunità da parte delle istituzioni e, dall’altro, la più efficace collaborazione tra pubblico e privato. Occorrerebbe sfruttare la videosorveglianza, invece ci si va a scontrare con paletti per l’installazione di nuovi sistemi”.
“La sicurezza è una precondizione necessaria per lo sviluppo economico – ha evidenziato Pietro Russo, numero uno di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Napoli -. Per questo motivo, è necessario un più efficace e capillare controllo del territorio. Gli sforzi delle Forze dell’Ordine devono essere supportati da una maggiore diffusione della videosorveglianza nelle aree critiche della città: occorre quindi voltare radicalmente pagina ed adottare una strategia di integrazione degli impianti e coordinamento per il controllo del territorio, senza il quale ogni investimento si trasformerà nell’ennesimo spreco”.
“Nell’intera provincia di Napoli abbiamo tante telecamere installate, ma poche funzionanti – ha osservato Michela Rostan (Pd), componente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati -. “La recrudescenza criminale delle ultime settimane impone una riflessione che vada nel senso di un utilizzo di maggiori risorse: credo che la videosorveglianza possa consentire alla città di Napoli una ripresa effettiva. Il risultato della ‘tenaglia’ che vede la crisi economica sommarsi alla riduzione dei servizi di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, ha comportato un crollo degli indici di sicurezza percepita, in particolare al Sud e nei territori dove è più forte la presenza criminale”.
Secondo Marcello Taglialatela (Fdi), componente della Commissione Parlamentare Antimafia, “la videosorveglianza è un sistema sottoutilizzato. Sarebbe giusto investire ed insistere, ma in Italia sarebbe necessaria anche la certezza della pena: troppo spesso i criminali arrestati sono in libertà dopo poco tempo, lo testimoniano gli ultimi fatti di cronaca nera”.
“Le telecamere di sorveglianza e i sistemi di antifurto possono godere delle detrazioni fiscali del 50% – ha segnalato Luisa Lioncino, direttore amministrativo dell’Osservatorio – nell’ambito della proroga del bonus fiscale previsto dalla Legge di Stabilità 2015”.
Al forum, moderato da Domenico Falco, presidente Movimento Unitario Giornalisti, erano presenti anche i vertici dell’Osivid Giuliano Sessa (vicepresidente), Ferdinando Autiero (consigliere), Alessandro De Vitis (direttore marketing e comunicazione