Donne venivano anche picchiate. Secondo l’accusa avrebbe violentato numerose donne che si prostituivano sulle strade del Casertano dopo averle avvicinate spacciandosi come agente di polizia. E’ finito per questo in carcere, su ordine del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, un uomo di 43 anni; le indagini, coordinate dalla Procura diretta da Maria Antonietta Troncone, sono state realizzata dalla sezione di polizia giudiziaria della Polstrada di Caserta, che nelle scorse settimane ha raccolto numerose segnalazioni di prostitute, tutti dell’est europeo, costrette ad avere rapporti non protetti da un presunto appartenente alle forze dell’ordine; fatti che si sarebbero verificate sulle strade comprese nei territori dei comuni di Castel Morrone e Pignataro Maggiore. Una delle vittime, dopo essere stata stuprata – e’ emerso dalle indagini – e’ stata anche gettata fuori dall’auto dell’uomo verso uno scarpata sul fiume Volturno, ma e’ riuscita a salvarsi e a chiedere aiuto ad un passante. L’uomo – hanno accertato gli inquirenti – approcciava le vittime dicendo di essere un poliziotto, quindi le conduceva in auto in un luogo isolato, poi le colpiva con calci e pugni e con la minaccia di una pistola le
costringeva a consumare i rapporti; una volta commesso il reato, le minacciava nuovamente di morte perche’ non denunciassero l’accaduto. Tutte le vittime, rintracciate dalla Polizia Stradale, hanno confermato le accuse a carico del 43enne, indicando anche gli abiti e le scarpe usati durante i fatti, che poi sono stati rinvenuti nella sua abitazione al momento dell’arresto.