Il corso rivolto ai medici di medicina generale, incentrato sulla programmazione dei percorsi diagnostico-terapeutici per pazienti con ipertensione arteriosa, diabete mellito, scompenso cardiaco, sindrome coronarica cronica  e patologie respiratorie. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Afragola e dalla Società Italiana di Cardiologia Ospedalità Accreditata (SICOA), con l’obiettivo di promuovere una gestione unificata e condivisa dei pazienti affetti da patologie cardiovascolari.

Il corso ha messo in evidenza la necessità di creare percorsi terapeutici personalizzati, mirati al raggiungimento dei target di colesterolo LDL in base al profilo di rischio cardiovascolare del paziente. Un’attenzione particolare è stata riservata all’importanza dell’impiego precoce di nuovi farmaci per lo scompenso cardiaco cronico, al fine di ottenere una protezione cardiorenale ottimale. Tra i farmaci discussi, sono stati approfonditi quelli appartenenti alle classi GLP-1 RA e SGLT2, già dimostrati efficaci nella riduzione della mortalità e nel rischio di infarto miocardico acuto nei pazienti diabetici.

Un altro tema centrale è stato il corretto follow-up dei pazienti che hanno subito un infarto miocardico acuto, con l’obiettivo di evitare esami strumentali superflui nei primi 12 mesi dall’evento. In particolare, si è sottolineato come una gestione accurata del paziente possa prevenire ulteriori complicanze, ottimizzando il percorso terapeutico e diagnostico.

Tra le novità discusse, spicca l’importanza della Cardio-TAC come esame di primo livello per la diagnosi precoce della malattia coronarica. Inserita nelle nuove linee guida della Società Europea di Cardiologia del 2024 sulle sindromi coronariche croniche, la Cardio-TAC si pone come strumento fondamentale per l’individuazione delle placche aterosclerotiche. In particolare, si è evidenziato come il riscontro di placche vulnerabili, predisposte alla rottura, debba portare a un immediato adeguamento dell’approccio terapeutico, in quanto queste placche sono spesso responsabili di infarti miocardici acuti.

L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto tra specialisti e medici di base, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra la cardiologia territoriale e la medicina generale. In particolare, si è discusso su come ottimizzare l’uso delle nuove terapie per il diabete mellito e lo scompenso cardiaco, tenendo conto dei progressi farmacologici che permettono oggi di migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti, riducendo allo stesso tempo il rischio di complicanze gravi.

In conclusione, il corso ha offerto un contributo fondamentale alla formazione continua dei medici di medicina generale, fornendo strumenti aggiornati per la gestione integrata dei pazienti con patologie complesse come il diabete, lo scompenso cardiaco e le malattie coronariche. Il confronto tra i vari professionisti ha permesso di delineare percorsi terapeutici chiari e condivisi, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria offerta sul territorio.

M.O