Presenti al convegno anche il presidente del Comitato Provinciale della Cri, Paolo Monorchio, ed i vertici del Centro di Mobilitazione Meridionale di Bari
Il nuovo N.A.A.PRO. (Nucleo Arruolamento e Attività Promozionali) della Croce Rossa Italiana riparte con il primo incontro che si è svolto sabato scorso, 13 luglio, presso il Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana di Napoli (aula Palasciano). Dunque, a distanza di nove mesi dal suo insediamento, il responsabile del N.A.A.PRO partenopeo, tenente commissario Raffaele De Rosa, ha tracciato un primo bilancio sulle varie attività effettuate e sulla nuova organizzazione. All’importante happening, oltre al Presidente del Comitato Provinciale Cri di Napoli, Paolo Monorchio (nella foto da sinistra, con il comandante Domenico Savino) e allo stesso responsabile del N.A.A.PRO. di Napoli, De Rosa, sono intervenuti, tra gli altri, il comandante dell’XI Centro di Mobilitazione Meridionale di Bari, maresciallo maggiore Domenico Savino, il colonnello Nicola Lo Bosco, i rappresentanti dei N.A.A.PRO. di Salerno e Benevento e numerosi ufficiali commissari, ufficiali medici, sottufficiali e militi. Dopo i saluti del tenente commissario De Rosa alle autorità presenti, lo stesso responsabile del N.A.A.PRO. ha illustrato con dovizia di particolari le varie attività finora realizzate, il nuovo ciclo istituzionale, l’attuale situazione logistica e le nuove sfide che verranno messe in campo senza soluzione di continuità a partire dal prossimo mese di settembre. Insomma sarà davvero un work in progress per rilanciare tutte le attività sull’intero territorio, in collaborazione anche con le istituzioni scolastiche di II grado. Nel suo intervento, il presidente Monorchio ha auspicato per il futuro una proficua ed intensa collaborazione con il Corpo Volontario Militare, assicurando anche la sua piena e totale disponibilità per garantire un servizio sempre più efficiente. Il comandante Savino, dopo aver ringraziato il tenente commissario De Rosa ed il presidente Monorchio per il lavoro fin qui messo in pratica, ha posto, poi, l’attenzione sulla necessità da parte dei volontari di garantire la disponibilità ad effettuare i servizi richiesti anche dall’Esercito, quali i D.O.B. (Disinnesco Ordigni Bellici) e di collaborare costantemente con i vertici del locale N.A.A.PRO., perché “ci sono davvero ottimi margini di miglioramento per tutti”. Il colonnello Lo Bosco, che ha portato i saluti del maggior generale Gabriele Lupini (ispettore nazionale del Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana), impegnato in altre attività istituzionali, ha sottolineato “le sfide che ci attendono nell’immediato futuro e gli obiettivi che si intendono perseguire, pensando al ruolo che il Corpo Militare deve assumere nel 2019 e negli anni a seguire, senza guardare al passato, ma al futuro. La volontà della Croce Rossa Italiana è che il Corpo Militare continui ad essere protagonista”. Illustrato, nel corso dell’importante forum militare, anche il programma informatico “Anassimandro” (presenti i sottufficiali di stanza a Bari, addetti al relativo servizio matricole) e la gestione del personale del Corpo Militare CRI (arruolamento, avanzamento, posizione sanitaria, addestramento). Da annotare che la Croce Rossa Italiana è costituita da tre componenti: il Corpo militare volontario, le infermiere volontarie (Corpi ausiliari delle forze armate) e i volontari del soccorso. Il Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana è un corpo militare speciale volontario ausiliario delle forze armate italiane (costituito nel 1866) e la sua organizzazione ed il suo funzionamento sono regolati dal “Codice dell’ordinamento militare”. Il personale è costituito esclusivamente da personale volontario in congedo e tutto il personale del Corpo militare volontario è in posizione di riserva, ed è richiamato in servizio attivo con precetto al verificarsi di particolari esigenze di emergenza o per motivi di addestramento ed istruzione. Attualmente per il personale militare della C.R.I. sono adottate le uniformi in uso per l’esercito italiano.
A cura di Antonio Parrella