A seguito di attività delegata dalla IV sezione della Procura della Repubblica di Napoli diretta dal Procuratore Aggiunto dott. Luigi Frunzio, gli Agenti della U.O. Tutela Emergenze Sociali e Minori della Polizia Municipale di Napoli hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere e del decreto di sequestro preventivo del cinema Argo, a carico del gestore L.A. di anni 53, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
L’attività d’indagine, durata circa un anno, ha consentito agli investigatori di accertare una continuativa attività di protezione del gestore nei confronti di molteplici soggetti che si prostituiscono e consumano rapporti sessuali con i clienti all’interno del Cinema Argo, sito nelle immediate vicinanze di Piazza Garibaldi.
Durante l’esecuzione del provvedimento emesso dall’A.G. la p.g. operante ha riscontrato la presenza di soggetti transessuali e altri di sesso maschile dediti alla prostituzione che svolgevano la loro attività all’interno della sala cinematografica sotto la “protezione” ed il favore del gestore del cinema a luci rosse e di altre due impiegate con il ruolo di cassiere, R.A.
di anni 51 e G.A. di anni 41; le predette sono state anch’esse arrestate dagli uomini della Polizia Municipale per i reati previsti dalla L. n.75/58; arresto convalidato in data 01/05/2015 con applicazione della misura degli arresti domiciliari richiesta dalla Procura; all’interno della cassa della biglietteria del cinema è stato rinvenuto un grosso quantitativo di preservativi destinati alla vendita e di DVD contraffatti che sono stati sottoposti a sequestro penale come anche gli introiti della illecita attività trovati in loco.
Il locale, costituito da tre piani ed ampie sale comuni, consta anche di cabine private ove vengono consumati i rapporti sessuali dietro pagamento; l’intero cinema si è palesato come una vera e propria “casa di appuntamenti” dove i rapporti sessuali si svolgono prevalentemente nei servizi igienici oppure nelle cabine, mentre la sala comune rappresenta luogo di incontro tra i clienti e giovani ragazzi dediti alla prostituzione e teatro dei preliminari approcci sessuali tra i medesimi; Sin dall’inizio delle indagini era emersa l’attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione a carico del gestore del cinema Argo e delle sue dipendenti anche in danno di soggetti minorenni sia italiani che stranieri; ed infatti nel corso delle indagini era risultata evidente l’attività di adescamento realizzata all’esterno del cinema anche da parte di giovanissimi ragazzi; ed invero in due circostanze sono stati arrestati in flagranza di reato due soggetti che richiedevano prestazioni sessuali a pagamento a due ragazzini di etnia rom (11 e 16 anni) che adescavano i clienti nella strada antistante il cinema.