Un grosso frammento di un ciclo di affreschi dedicato alla vita di San Galgano e
attribuito al pittore senese del ‘300 Niccolo’ di Ser Zozzo e’
stato scoperto durante il restauro della casa natale dello
stesso San Galgano a Chiusdino (Siena), poco distante sia dalla
celebre abbazia “a cielo aperto” a lui dedicata(il tetto crollo’
ma il resto dell’architettura e’ rimasto integro ed e’ meta di
studiosi e turisti), sia dell’eremo di Montesiepi che accoglie
la ‘spada nella roccia’, mito medievale europeo che in Italia e’
presente in questa parte del Senese. La tradizione vuole che sia
stata conficcata da Galgano Guidotti (circa 1150-1181) lasciando
la vita di cavaliere per passare a quella di eremita.
La scoperta dei dipinti a muro e’ venuta dopo un anno e mezzo
di lavori di restauro coordinati da Antonello Mennucci,
responsabile scientifico dei Musei di San Galgano, mentre
l’attribuzione dell’affresco a Niccolo’ di Ser Zozzo, artista di
cui si hanno notizie per pochi decenni di meta’ ‘300, e’ di
Alessandro Bagnoli, storico dell’arte e docente dell’Universita’
di Siena.
“L’affresco si trova in un lato della cappella seminterrata
all’interno della casa ed era completamente ricoperto da
intonaco e strato bianco. Durante i saggi sono emerse
decorazioni e visi di Santi che ci hanno spinto a completare
l’intervento di recupero”, spiega Mennucci. “E’ solo il primo
passo di un lungo percorso di valorizzazione di questo sito di
proprieta’ del Comune”, aggiunge, anche alludendo ai nuovi studi
innescati dal ritrovamento. Domani le scoperte saranno
illustrate alle 18 nella chiesa di San Martino a Chiusdino alla
presenza del cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di
Siena-Colle Vall d’Elsa e Montalcino, del sindaco di Chiusdino
Luciana Bartaletti, di Antonello Mennucci e Alessandro Bagnoli,
oltre al proposto di Chiusdino don Vito Albergo.