I cittadini dei Campi Flegrei sono giustamente preoccupati. La paura è palpabile, e le istituzioni devono rispondere con chiarezza e tempestività per mantenere la propria credibilità. Ma dove sono queste risposte? Dove sono le azioni concrete? Troppo spesso la popolazione si è sentita abbandonata, mentre le scosse continuano a far tremare la terra e, soprattutto, la sicurezza delle persone.
In una situazione così delicata, ci si aspetterebbe una presenza costante e rassicurante del Governo, ma il ministro Musumeci dov’era? Perché nessun rappresentante del Governo si è fatto vedere tra la gente, nei luoghi colpiti, per toccare con mano le difficoltà e le paure della popolazione? I cittadini meritano di più: meritano ascolto, azioni concrete, e non frasi di circostanza pronunciate da lontano.
È ora di un cambio di passo, non solo quantitativo ma soprattutto qualitativo. Non si può più girare intorno al problema: servono risposte chiare, efficaci, e immediate. La gente non è più disposta ad essere presa in giro dalle istituzioni. Serve un piano di emergenza serio, con verifiche approfondite sugli edifici privati e pubblici, perché la sicurezza delle abitazioni è la prima priorità. Le vie di fuga, al momento solo su carta, devono diventare reali e percorribili. Non si può aspettare il disastro per intervenire.
In un momento così critico, il Governo non può limitarsi a rassicurazioni vaghe o delegare questioni fondamentali a chi non ha la preparazione adeguata per gestire un’emergenza di questa portata. La popolazione ha bisogno di una presenza forte e costante dello Stato, di informazioni chiare e tempestive, di assistenza immediata nei momenti di crisi.
Fate presto! I cittadini dei Campi Flegrei non possono più aspettare. L’emergenza è ora, e ogni ritardo potrebbe costare vite umane.

M.O