Quelli che avevo prima non erano veri amici, ora qui in palestra ho amici con cui cresciamo insieme”. E’ cosi’ che Antonio Bottone, 14 anni, racconta la sua storia, quella di un ragazzino di Scampia che aveva cominciato a
fare il bullo a scuola dopo l’arresto di suo padre e che ora ha trovato una strada serena, con lo sport e la musica.
“Sono venuto alla palestra di Gianni Maddaloni due anni fa – racconta Antonio – mi e’ piaciuta subito, ho trovato amici e un maestro che mi aiutava”. Una strada cha ha portato Antonio a sfruttare i propri talenti, come quello per la musica: “A scuola – ricorda – vidi un pianoforte in sala musica ma ero molto indisciplinato e non mi volevano far entrare. Poi una professoressa mi accompagno’ al pianoforte e da allora non l’ho piu’ lasciato”. Grazie all’intervento dell’ex procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore e di Gianni Maddaloni, Antonio ha potuto iscriversi al conservatorio di Napoli dove proseguira’ gli studi. “Il judo e la musica – racconta – mi hanno insegnato l’autocontrollo, la capacita’ di concentrazione che mi aiutano anche a scuola. Cosa consiglierei a un ragazzo di Scampia? Di venire di corsa in palestra”. E da oggi, con il progetto “Vincere insieme”, tanti ragazzi potranno seguire il consiglio di Antonio che ora potra’ mostrare la sua nuova vita anche a suo padre, detenuto nel carcere di Tempio Pausania: “Gli ho
raccontato tutto – spiega il ragazzo – e’ molto orgoglioso di me, forse a luglio ci sara’ uno stage in Sardegna e potra’ vedermi