Una folla commossa e straripante ha invaso la chiesa di Santa Maria delle 5 Piaghe, a Casoria, per dare l’ultimo saluto a Santo Romano. Oltre mille persone hanno partecipato alla cerimonia, molte delle quali hanno dovuto sostare fuori dalla chiesa, riempiendo il sagrato e una delle corsie di marcia di via Nazionale delle Puglie.
Un messaggio di speranza e giustizia
Durante l’omelia, il parroco ha rivolto un appello sentito ai presenti, esortandoli a “giocare sempre dalla parte giusta del campo, come faceva Santo”, invitandoli ad amare la vita. L’intervento di monsignor Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, è stato carico di emozione: “Signore, paralizza le mani di chi vende pistole così facilmente e a così poco prezzo. Perché questo è un prezzo che non si misura”. La funzione è stata concelebrata da don Tonino Palmese, don Enzo Cozzolino, padre Maurizio Patriciello e padre Fedele Mattera. Tra le autorità presenti, i gonfaloni della Regione Campania, del Comune di San Sebastiano al Vesuvio, rappresentato dal sindaco Giuseppe Panico, e del Comune di Casoria, con il sindaco Raffaele Bene.
Il saluto sul campo di calcio
Prima della cerimonia, la bara bianca di Santo è stata portata sul campo di calcio dell’ASD Micri a Volla, la squadra del campionato di Eccellenza nella quale Santo giocava come portiere. Al suo ingresso, un lungo applauso e il grido «Santo» hanno accompagnato il momento, mentre i compagni di squadra, visibilmente commossi, hanno portato a spalla la bara adagiandola davanti alla porta. In tanti indossavano una maglietta bianca con l’immagine di Santo e reggevano palloncini bianchi, simbolo della sua purezza e giovinezza.
Un ricordo indelebile
All’ingresso in chiesa, una folla di amici, parenti e sostenitori ha accolto Santo tra lacrime e dolore, scandendo più volte il suo nome. Poco prima, un gruppo di amici su scooter aveva salutato Santo suonando i clacson, e uno di loro ha mostrato con orgoglio la maglia da portiere che Santo indossava con la squadra del Micri. La bara, su cui era poggiata proprio quella maglia, è stata portata in chiesa sulle spalle degli amici, con l’urlo «Santo, numero uno» a risuonare tra le mura.
Un appello alla gioventù
Al termine della funzione, Michele Visone, presidente del Micri calcio, ha rivolto un messaggio ai giovani presenti, invitandoli a non ignorare gli insegnamenti della vita e i valori veri: “I nostri no non prendeteli come una negazione, non giratevi dall’altra parte”. Successivamente, un’amica di Santo ha letto un messaggio commovente che ricordava i momenti felici trascorsi insieme, fino alla tragedia che li ha privati di un amico e compagno speciale.
Con un lunghissimo applauso, la folla ha salutato per l’ultima volta Santo Romano, un ragazzo che, anche dopo la sua scomparsa, continuerà a vivere nel ricordo e nel cuore di chi lo ha conosciuto.
M.O