Da una parte il covid e la pandemia hanno bloccato i progetti live dei Subsonica (il tour dello
scorso anno e’ stato rimandato e rimane ancora l’interrogativo su
quando si potra’ tenere), dall’altro “in questo periodo di
chiusura e di introspezione”, Samuel (frontman della band
torinese, di cui fa parte insieme a Max Casacci e Boosta) si e’
“concesso il diritto e la liberta’ di scrivere canzoni molto
cantautorali”. Ed e’ nato cosi’ Brigatabianca, il suo secondo
album da solista a quattro anni di distanza da Il Codice Della
Bellezza, che esce il 22 gennaio.
Un disco che va a pescare nella storia dell’artista e nella
sua emotivita’ , il tutto filtrato da una visione acuta e
sensibile che rimanda l’immagine sfaccettata di un musicista che
fa i conti con la sua maturita’ e la sua crescita personale,
oltre che artistica. “Negli ultimi due anni ho fatto un percorso
accidentato emotivamente – racconta Samuel, in collegamento Zoom
dal suo studio di Torino, in cui si e’ rifugiato negli ultimi
difficili mesi -. Un periodo deflagrante, che mi ha fatto capire
cosa non volevo piu’ e per mettere a fuoco la mia vita. Ecco, per
questo album sono andato a scegliere le canzoni che meglio
rappresentavano questa decisione. La base della mia vita
futura”.
Anticipato dai singoli Tra un Anno e Cocorico’ (storia di una
notte brava di qualche anno fa dei Subsonica e dei Bluvertigo),
il disco presenta 15 tracce, in cui trovano spazio una grande
varieta’ di suggestioni e idee, collegate fra loro dalla
Brigatabianca alla quale Samuel dedica il titolo: il gruppo di
amici e colleghi che ha lavorato insieme a lui alla nascita di
questo progetto discografico. Tra le collaborazioni, i cinque
feat con Colapesce, Fulminacci, Willie Peyote (tutti e tre in
gara a Sanremo), Ensi e Johnny Marsiglia, oltre ai diversi
produttori che hanno partecipato: Ale Bavo, Dade, MACE &
Venerus, Machweo, Michele Canova, Federico Nardelli e Strage.
Tra i musicisti anche il tocco di Roy Paci..