“Prende il via, stamani dal Gambrinus, che è parte della storia della canzone classica napoletana, l’impegnativo percorso per il riconoscimento del teatro e della canzone classica napoletana come patrimonio immateriale culturale dell’Umanità”. E’ quanto ha affermato il Segretario Federale di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi, nella conferenza stampa, tenuta, ieri per la presentazione delle linee strategiche del Comitato per il riconoscimento del teatro e della canzone classica napoletana come patrimonio Unesco.
“Esprimo apprezzamento per la disponibilità della Regione Campania e dell’assessore al turismo, Corrado Matera, molto attento e sensibile su questo argomento” – ha sottolineato Ronghi – che ha aggiunto: “abbiamo scelto di comporre il Direttivo del Comitato con persone del ‘fare’, al di fuori del circuito artistico e del mondo spettacolo, al quale chiediamo di collaborare, attraverso la propria conoscenza e qualità, entrando a far parte del Comitato di Rappresentanza”. Ronghi, ha, quindi, lanciato una “sfida”, in positivo, alla Rai a “scommettere” su Napoli, “realizzando il Festival della Canzone Napoletana”. Insieme con Ronghi, hanno partecipato i componenti del Direttivo del Comitato, Dario Scalabrini, manager della cultura e grandi eventi, Basilio Minichiello, presidente dell’associazione per le piccole e medie imprese, Conapi, Diego Paura, giornalista, Bruno Tabacchini, autore, Mario Forgione, responsabile nazionale del sindacato Cnal Cultura e Spettacolo, Luigi Ferrandino, avvocato.
“Il nostro obiettivo è il rilancio di tutto ciò che potrebbe nascere dal riconoscimento da parte dell’Unesco della canzone classica napoletana – ha detto Scalabrini – , in primis, pensiamo al ritorno del ‘Festival della Canzone Napoletana’, in chiave internazionale, per rilanciare nel mondo il nostro patrimonio artistico e culturale, classico ed attuale; inoltre, proponiamo di dare vita, con la partecipazione del pubblico e del privato, al Museo della Canzone Classica Napoletana, come vero attrattore turistico, un museo che coniughi il percorso storico della canzone classica e quello delle strade, dei luoghi e dei vicoli di Napoli, che ricordano i poeti e gli autori della canzone classica napoletana. Inoltre, pensiamo ad un Teatro stabile dove il turista possa assistere ad una sorta di “Carosello Napoletano”, non soltanto in tarda serata, ma durante l’intera giornata”.
“Il Direttivo nazionale del Conapi, che presiedo, ha accolto con grande favore l’idea di far parte del Direttivo del Comitato per il riconoscimento della canzone classica napoletana in quanto riteniamo che ci sia un vero interesse da parte di quel mondo delle piccole e medie imprese che operano nei settori del turismo, dell’artigianato e della produzione discografica ed editoriale – ha sottolineato Minichiello – ; noi rappresentiamo gli imprenditori che vogliono investire su cose concrete e serie che portano sviluppo ed economia alla nostra Regione e la cultura e il patrimonio della canzone classica napoletana costituiscono una grande potenzialità”.