Due terzi dei posti letto in terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid si potrebbe riempire gia’ in
11-14 giorni (cioe’ tra il 2-5 novembre). Si tratta di una quota
molto elevata che potrebbe seriamente pregiudicare la tenuta
delle strutture di rianimazione, specie in una fase di crescita
esponenziale dell’epidemia. La stima e’ fornita da Davide Manca,
docente di Ingegneria dei sistemi di processo al Politecnico di
Milano, che da febbraio studia l’andamento del contagio.
‘oggi- spiega all’ANSA – i pazienti Covid in terapia
intensiva erano 926, se l’attuale andamento dell’epidemia
dovesse persistere, basterebbero dagli 11 ai 14 giorni per
arrivare a piu’ del doppio e quindi superare la soglia presunta
di cui il governo terrebbe conto per disporre un nuovo
lockdown’. Manca si serve di tre modelli matematici per le sue
stime: ‘I pazienti in terapia intensiva crescono perfettamente
in modo esponenziale, anche utilizzando modelli diversi si
ottengono risultati estremamente simili’.
‘I posti letto in terapia intensiva in Italia erano 5.179,
con il decreto Agosto se ne devono aggiungere 3.553. Ma in
questo momento siamo intorno al 38% di implementazione rispetto
a questo numero. Inoltre, manca una quota adeguata di personale
di rianimazione per gestire i posti letto in piu’ e il 30% delle
terapie intensive deve essere lasciato a disposizione di
pazienti non Covid’. Quindi, secondo Manca, il 65% di posti
letto in terapia intensiva (e cioe’ la quota che giustificherebbe
un nuovo lockdown nazionale) potrebbe essere occupato gia’ nella
prima settimana di novembre.