Con 550 milioni di euro investiti in ricerca e il finanziamento di oltre 2.700 progetti, in 30 anni
di vita la Fondazione Telethon ha contribuito a mettere a punto
terapie che cambieranno la vita di tantissimi bambini con
malattie genetiche rare. Per continuare a portare avanti la
ricerca scientifica d’eccellenza, nonostante e soprattutto la
pandemia Covid, torna, dal 12 al 19 dicembre sulle reti Rai, la
Maratona Telethon, la settimana dedicata alla solidarieta’ .
Il numeratore della 31/ma edizione sara’ acceso sabato 12
nella trasmissione ‘Mattina In Famiglia’ e la settimana si
chiudera’ sabato 19 su Rai1 con lo Speciale Telethon ‘I Soliti
Ignoti’. Il cuore delle iniziative sara’ sabato 12 dicembre in
prima serata, quando su Rai1 andra’ in onda la ‘Festa di Natale’,
che vedra’ protagonisti, una squadra di artisti da Gigi
D’Alessio, Nek e Paolo Belli a Enrico Ruggeri, Luca Zingaretti e
Cristiana Capotondi. Poi la maratona proseguira’ sulle reti Rai,
facendo passare la staffetta tra i conduttori delle trasmissioni
di punta: da ‘Domenica In’ a ‘Uno mattina’, oltre che nelle
testate giornalistiche nazionali e regionali. Inoltre, saranno
50 gli spazi dedicati nei 12 Canali Rai Radio e tra i conduttori
in prima fila ci saranno Luca Barbarossa a Geppi Cucciari. Sara’
il Dono il fil rouge di tutti i programmi per ricordare a tutti
che fino al 31 dicembre sara’ possibile fare una donazione,
chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale
45510. Obiettivo: superare i 45 milioni di euro raccolti con
l’edizione 2019 della ormai storica maratona.
“Sappiamo – ha detto il presidente della Rai Marcello Foa-
quanto sia difficile raccogliere fondi in un momento di crisi
economica e sociale, con un clima di incertezza e paura. La
ricerca scientifica, pero’ , non puo’ fermarsi” e “non c’e’ solo il
Covid ma tante altre malattie che aspettano risposte, famiglie
che soffrono e una missione, quella della ricerca, che deve
continuare”. La Fondazione, ha ricordato il presidente di
Fondazione Telethon Luca di Montezemolo, “e’ nata con l’obiettivo
di dare una risposta alle tante persone che avevano malattie
talmente rare che alcune non hanno ancora neppure un nome”.
Oggi, ha aggiunto Montezemolo, “possiamo dire con soddisfazione
che per alcune abbiamo trovato una terapia e che, proprio grazie
a Telethon, e’ stata messa a disposizione la prima terapia genica
con cellule staminali al mondo e destinata al trattamento
dell’Ada-Scid”, una grave immunodeficienza che compromette le
difese fin dalla nascita. Ma gli sforzi fatti hanno contribuito
in modo indiretto anche al progresso di tutta la ricerca
scientifica, inclusa quella che ha permesso di mettere a punto
in tempi record i primi vaccini contro il Covid. “I successi
ottenuti nel campo delle malattie genetiche rare – spiega
Francesca Pasinelli, direttore generale della Fondazione – hanno
permesso, nel corso degli anni, di migliorare la conoscenza e le
terapie di altre patologie comuni”. E un esempio riguarda ora
tutti da vicino. “I primi vaccini messi a punto contro il
Covid-19, quelli a Rna – conclude Pasinelli – si basano su
tecnologie che hanno visto il banco di prova proprio nelle
malattie legate a un singolo gene mutato e che si sono poi
dimostrate applicabili anche ai vaccini, come per quello contro
il coronavirus”.