Dalle Municipalità, contestano l’Asia per la mancata raccolta negli ultimi giorni e per i cumuli ancora in strada. A terra restano 450 tonnellate: gli stir sono ancora ingolfati. Da stanotte gli impianti accoglieranno 1.200 tonnellate’ (è Alessio Gemina La protesta porta la firma dei presidenti di municipalità targati Dema, il movimento politico del sindaco. Siamo oltre il livello di guardia: i rifiuti in strada diventano un tema politico che scatena così il fuoco amico. Dalla municipalità del centro storico fino alla Sanità è un unico coro contro l’azienda di igiene urbana del Comune: “Asia è inefficiente”, scrive Francesco Chineo, presidente della Seconda municipalità. “Il servizio è allucinante”, rincara la dose Ivo Foggiani, presidente della Terza. Sono due post su facebook separati con un unico comúne denominatore: l’emergenza natalizia dell’immondizia. Ieri Chirico pubblica sul suo profilo la foto di una vera e propria discarica a cielo aperto in piazza Gesù e Maria. “E cosa vogliamo fare? Sono ormai settimane – scrive Chirico – che la raccolta procede a rilento, che gli ingombranti giacciono a terra, che i cartoni si accumulano. Spesso additiamo responsabilità all’inciviltà, che certamente contribuisce, ma se il servizio di Asia è inefficiente, ritardatario e manchevole allora qualcosa non va, e se ci sono problemi strutturali noi tutti abbiamo il diritto di saperlo”. Nel pomeriggio dell’Epifania era stato il presidente Poggiani a rallegrarsi per la riuscita della Notte Bianca alla Sanità concludendo il post così: “Unica nota stonata e intollerabile, l’Asia. Quest’anno l’azienda o inizia a collaborare seriamente per il riscatto dei nostri quartieri, oppure lo dichiarasse che non è in grado di fare il proprio lavoro, almeno ci mettiamo l’anima in pace, è allucinante che per un evento programmato da giorni non si è riuscito a garantire un po’ di normalità”. Ieri pomeriggio poi ci ha pensato il presidente del Vomero Paolo De Luca, tra i primi ad alzare la voce già prima delle feste per la crisi dei rifiuti, a condividere i rispettivi post dei due colleghi presidenti con una chiosa velenosa: “Post dedicato a chi si chiedeva dove fossero i rigurgiti dei munnezzoflii di professione”, scrive De Luca. Eppure Chirico e Foggiani sono due fedelissimi di De Magistris, che non possono essere accusati di certo di strumentalizzare l’emergenza. La loro reazione cade nel giorno in cui i gruppi di opposizione in consiglio comunale hanno chiesto al presidente Sandro Fucilo una seduta di consiglio straordinaria sull’emergenza rifiuti: “Criticità gestionali e sanitarie”, si legge. Ieri mattina erano 450 le tonnellate ancora in strada. Tutta colpa degli impianti stir ingolfati: nei giorni delle feste – Natale e Capodanno – hanno lavorato di meno e soprattutto hanno funzionato meno i trasporti su gomma che portano i rifiuti trattati negli stir in impianti del Nord Italia. Per questo, per esempio, il primo dell’anno l’Asia ha conferito agli stir solo 700 tonnellate, poco più di 500 a Natale. Considerando che gli impianti a pieno regime garantiscono a Napoli circa 1.100 tonnellate e che Napoli ne scarica al giorno 1.050, è chiaro che il recupero delle giacenze avviene lentamente: la forbice è troppo stretta. In media durante le feste Asia ha contato a fine giornata anche 50-60 camion ancora pieni. Ora si spera entro 4-5 giorni di tornare alla normalità visto che gli stir hanno ripreso i loro ritmi e diminuirà la quantità di rifiuti prodotti. Da stanotte gli impianti dovrebbero garantire più tonnellate: 1.200 per Napoli. Ma il Comune vuole la precedenza. Per questo in un commento sotto il post di Chirico, il consigliere comunale Francesco Vernetti scrive: “Siamo la terza città d’Italia. Bisogna dare a Napoli la possibilità di calendarizzare in modo corretto il conferimento negli stir e non in coda a tutti gli altri Comuni e a discrezione degli operatori degli impianti. Siamo l’unica regione d’Italia