Al via il progetto culturale “Puteoli Sacra” che impegnerà gli istituti Penitenziari di Nisida e Pozzuoli: all’inaugurazione il Presidente della Camera Roberto Fico
A strapiombo sul mare, in un luogo antico e misterioso, nasce un percorso di recupero e inclusione per ragazzi e donne provenienti dall’area penale. Prende il via “Puteoli Sacra”, progetto che riapre il tempio duomo, il museo e gli ipogei diocesani nel Rione Terra di Pozzuoli per quello che sarà il più grande sito turistico in Europa gestito da giovani a rischio emarginazione sociale.
L’iniziativa – sostenuta da Fondazione Con il Sud, Fondazione Giglio, Fondazione Eduardo De Filippo, Associazione Costruttori Edili di Napoli – A.C.E.N., Provincia Italiana dei Missionari di N. S. De La Salette; Ance Campania; Figlie della Presentazione di Maria Santissima al Tempio – è stata inaugurata stamattina dal presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, che insieme a Vescovo di Pozzuoli Monsignor Gennaro Pascarella, il Direttore della Fondazione Regina Pacis e Cappellano dell’Istituto Penale Minorile di Nisida, don Gennaro Pagano, hanno simbolicamente spezzato le catene all’ingresso della cattedrale.
La cultura, l’arte, la bellezza per salvare i ragazzi con minori opportunità
Ad essere coinvolti nel progetto “Puteoli Sacra” saranno in 24 provenienti dall’Istituto Penale Minorile di Nisida e dalla Casa Circondariale femminile di Pozzuoli che verranno seguiti da giovani professionisti puteolani, coordinati da un team di psicologi ed educatori, e coadiuvati da docenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, dell’Università Federico II di Napoli e dell’Ente di Formazione GESFOR.
Durante il triennio il progetto si svilupperà in cicli di formazione annuale, suddivisi nei primi 6 mesi in attività di formazione e tutoraggio e nei secondi 6 mesi in attività di tirocinio, stage e avviamento al lavoro. Apprenderanno lingue straniere, la disciplina dello storytelling e svilupperanno abilità tecniche e manuali utili alla manutenzione del sito turistico, competenze elettroniche e multimediali.
Dal punto di vista lavorativo, accompagnati da un gruppo ristretto di giovani puteolani, saranno impiegati nell’intero indotto culturale, occupandosi dell’accompagnamento turistico-culturale dei turisti, della manutenzione ordinaria del sito, dell’accoglienza e della pulizia del medesimo, della cura della comunicazione. I beneficiari otterranno un certificato di formazione con validità regionale, saranno protagonisti del rilancio di un bene culturale di immenso valore e di un percorso lavorativo.
Viaggio nel tempo tra archeologia e architettura moderna
Le attività verranno svolte all’interno di un vero e proprio tesoro turistico, artistico e culturale. A partire del tempio-duomo, vero gioiello storico, architettonico e archeologico dei campi flegrei, una delle più grandi e straordinarie opere di restauro dei tempi moderni, che fa passare i turisti, come in un viaggio nel tempo, dallo spettacolo delle colonne marmoree del tempio di Augusto, al soffitto moderno che riproduce il cielo e le costellazioni dell’arrivo di San Paolo a Pozzuoli. Nelle fondamenta ci sono mura di epoca romana, il Capitolium che era tempio pagano di età repubblicana dedicato a Giove, Giunone e Minerva.
All’interno una preziosissima quadreria seicentesca, tra cui spiccano i quadri di Artemisia Gentileschi, la prima artista donna a dipingere per la Chiesa e la prima donna ad essere iscritta ad un’accademia di Arti e Disegno. Tre le sue tele: “San Gennaro nell’Anfiteatro”, da poco rientrata dalla National Gallery di Londra, “L’Adorazione dei Magi” e “San Procolo con la madre Nicea”. Presenti anche opere di Giovanni Lanfranco, Cesare Fracanzano, Agostino Beltrano, Massimo Stanzione, Paolo Domenico Finoglio e Jusepe de Ribera.
“Nel museo Diocesano alloggiano venti secoli di storia di una delle più antiche comunità cristiane dell’Occidente, tra importanti ritrovamenti pre-cristiani, dipinti seicenteschi, reliquiari dei primi martiri, ostensori, statue, e paramenti sacri. Tutte opere di enorme valore sottratte alla devastazione e ai furti del dopo bradisismo. Tra le esposizioni cristiane più importanti nel Sud Italia. La Diocesi di Pozzuoli, attraverso questo progetto, ha deciso di affidare la gestione di questo sito a ragazzi a rischio di emarginazione sociale, provenienti dagli Istituti di Nisida e Pozzuoli, perché il Rione Terra non sia solo simbolo di riscatto territoriale e di valorizzazione culturale, ma anche simbolo di speranza per tutti e modello di reinserimento sociale attraverso l’arte”, così Monsignor Gennaro Pascarella Vescovo di Pozzuoli
Il progetto è coordinato dalla Fondazione CED Regina Pacis, garanzia di sostegno, tutela e inserimento lavorativo per i ragazzi più fragili, che dal 2013 ad oggi ha aiutato oltre 600 minori e 600 famiglie con progetti diurni ed ha ospitato 60 minori in progetti residenziali, garantendo a questi supporto psicopedagogico, orientamento, formazione e avviamento al lavoro. L’80% dei soggetti ospitati, uscito dal centro, ha trovato un’occupazione, di questi 6 hanno trovato una occupazione lavorativa nei progetti della Cooperativa Regina Pacis. È anche la fondatrice della Cittadella dell’inclusione, dove ha sede la “Casa Papa Francesco” che accoglie i ragazzi del carcere di Nisida in pena alternativa, la “Casa donna nuova” per le Donne del carcere di Pozzuoli in pena alternativa e la “Casa Raoul” per i ragazzi con disabilità.
“Grazie a Monsignor Gennaro Pascarella Vescovo di Pozzuoli potremo avviare un progetto di inclusione sociale che, attraverso l’aiuto di giovani puteolani, darà possibilità di riscatto a tanti ragazzi. Tanti stanno sostenendo il nostro sogno proprio in un tempo difficile dove sognare insieme è una scelta coraggiosa e investire tutto se stessi per trasformare i sogni in realtà è una folle scommessa. Ma è l’unica tuttavia che vale la pena fare se si vuole dare un futuro ai nostri ragazzi, per il loro bene e per quello di tutta la società”, Don Gennaro Pagano, direttore Fondazione CED Regina Pacis e cappellano di Nisida.
Modello di collaborazione con istituzioni, diocesi e enti
Puteoli Sacra infatti è un modello di collaborazione istituzionale, che vede il coinvolgimento del Centro Giustizia minorile della Campania, degli Istituti Penitenziari di Nisida e Pozzuoli nonché la partecipazione attiva di diverse Università, come la Federico II, la Parthenope o l’Accademia di Belle Arti; di tutti i soggetti istituzionali del territorio flegreo, della Diocesi di Pozzuoli e anche di tante piccole realtà del privato sociale, di enti benefici amici della Fondazione.
“Siamo davvero felici di sostenere questa iniziativa. Un progetto che ha il suo fulcro nel concetto di rinascita: non solo dello straordinario patrimonio storico, artistico e culturale del Rione Terra di Pozzuoli, ma, ancora più, dei tanti ragazzi e giovani con un passato e un presente difficile che avranno una vera opportunità di riscatto, seguendo le proprie passioni, ripartendo dalla bellezza di questi luoghi per dare un nuovo sapore alla propria vita”, ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione Con il Sud.
“È nel nostro statuto occuparci del benessere fisico e mentale dei ragazzi, affinché non cadano nei pericoli. L’unico modo per farlo è dare loro un lavoro, una opportunità. Per questo abbiamo ritenuto giusto che fosse il primo progetto con esposizione finanziaria. Ci abbiamo creduto sin dall’inizio e ci piace che parta da una location bellissima del nostro territorio e con una storia così importante”, ha commentato Gabriella Giglio Manieri, presidente della Fondazione “Enzo e Lia Giglio”.
“Nello spirito che anima le finalità della Fondazione, alla proposta di collaborare fattivamente con la Diocesi di Pozzuoli per “Puteoli Sacra”, non vi sono state esitazioni nell’aderire con sentita e convinta partecipazione. L’idea di essere parte attiva nella formazione di giovani donne e ragazzi, che vicissitudini della vita hanno determinato scelte sbagliate per personali fragilità e per oggettive condizioni sociali, è lo scopo della Fondazione. Offrire una seconda opportunità a chi ha sbagliato è l’assunto di base del nostro operare. Gli insegnamenti di Eduardo, profondamente condivisi da Luca, ci invitano perciò ad essere attenti a tutto ciò che viene messo in campo per perseguire finalità di recupero di giovani segnati da esperienze restrittive. Nella convinzione quindi che il progetto “Puteoli Sacra”, che vede la partecipazione di importanti istituzioni, conseguirà di certo brillanti risultati, la Fondazione augura buon lavoro a tutti gli operatori che in esso saranno impegnati”, ha dichiarato Francesco Somma, direttore della Fondazione Eduardo De Filippo.
“L’Acen continua a sostenere progetti di valenza sociale e culturale sul territorio. Siamo convinti che riscatto sociale e crescita economica passino anche per una nuova stagione della cultura, del welfare e una più sana e coesa collettività, dove il benessere è un patrimonio diffuso”, così Federica Brancaccio, presidente dell’Acen.
“Il progetto Puteoli Sacra è una realtà che ridona prospettiva lavorativa e speranza di futuro a persone, gli ex detenuti, a cui normalmente queste possibilità sono precluse. È un progetto che mette insieme Napoli e i turisti, l’arte e la religione, la storia e la tecnica, supera le etichette, i pregiudizi, l’inclinazione a pensare che nulla possa mai cambiare per alcune persone. Per questo siamo molto contenti di aver potuto contribuire alla sua realizzazione”, così Luca Marciani, Direttore Generale Fondazione Grimaldi Onlus che ha contribuito alla realizzazione dell’Info Point presso la Chiesa della Purificazione in via Marconi 2a a Pozzuoli.
Un luogo che verrà in primis restituito quindi alla città. Infatti, il biglietto di ingresso per gli abitanti di Pozzuoli sarà simbolicamente di 1 euro, anziché 8 (per info e prenotazioni www.puteolisacra.it oppure 0812305099). Visite guidate dalle 10 alle ore 18, in notturna con aperitivo il venerdì dalle 19 alle 22 e il sabato dalle 19 alle 24.