Almeno un quinquennio. In Campania per realizzare un’opera pubblica finanziata dalle politiche di coesione sono necessari mediamente cinque anni (media Italia 4 anni e mezzo). La nostra regione si colloca, insieme con la Liguria (5 lavori 1anni) tra le ultime tre (preceduta da Sicilia, 6,9 anni e Basilicata 5,8) in questa specifica graduatoria elaborata dalla Svimez e analizzata dall’Ance Salerno. La regione più virtuosa da questo punto di vista, evidenzia Salernoeconomy,it, è l’Emilia Romagna (3,8 anni), mentre quella più lenta è la Sicilia (7 anni). Ma non mancano alcune sorprese, come la Calabria che, con la media di 4,2 anni, supera il Veneto (4,6) ed il Friuli (4,7). Lo studio ha preso in considerazione la dinamica dei tempi di attuazione e di spesa di circa 35mila opere pubbliche finanziate con misure che fanno riferimento alla politica di coesione nazionale ed europea nel periodo 1999-2013 per un valore complessivo superiore ai 100 miliardi di euro.

Ritardi che si accumulano
La ricerca individua cinque fasi inerenti un’opera pubblica: progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, affidamento ed esecuzione dei lavori. Grande attenzione è stata dedicata all’analisi dei ritardi che si accumulano soprattutto nei tempi di “attraversamento”: tempi che – è scritto in una nota della Svmez diffusa il 31 marzo scorso – rallentano l’iter dell’opera” impendendole di passare alla fase successiva per i motivi più diversi (attese di finanziamenti o di decisioni da parte di enti differenti dall’ente attuatore; pronunce e sentenze dell’autorità giudiziaria o altri incidenti di percorso). In Campania le tre fasi relative alla progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva) richiedono 2 anni e 6 mesi di attività. Le procedure di affidamento assorbono 8 mesi, mentre l’esecuzione vera e propria dei lavori si concentra in 1 anno e 6 mesi, per un totale complessivo di 5 anni. Praticamente, in media, 7 mesi in più rispetto all’indicatore che emerge a livello nazionale.

Il commento
«Lo studio della Svimez – ha dichiarato il presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi – dimostra con estrema chiarezza l’incapacità degli enti pubblici di valutare con esattezza i tempi della spesa relativi alla realizzazione di opere pubbliche. La complessità dei percorsi amministrativi si riflette in maniera esponenziale sull’aumento dei costi derivanti dall’allungamento all’infinito dei tempi. Occorre – aggiunge Lombardi – procedere in maniera urgente alla semplificazione delle procedure soprattutto nella fase della progettazione e dell’affidamento dei lavori: il 61% della durata complessiva della realizzazione di un’opera si perde proprio per mettere a punto il progetto e l’affidamento».

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