Un sit in pacifico per chiedere il rispetto dei diritti dei testimoni di giustizia. “Nessuno dei testimoni di giustizia che
vive in localita’ protetta e delle loro famiglie, complessivamente circa 300 persone – spiega Ciliberto – e’ stato messo in condizione di votare per il referendum. In sostanza ci e’ stato detto: “andateci a vostre spese e senza scorta”. Perche’ dobbiamo essere trattati cosi’? Moltissimi non hanno i soldi per fare questo spostamento. Inoltre attendiamo per anni risposte, su vicende che ci riguardano da vicino, che non arrivano mai. Siamo stanchi e chiediamo rispetto. “Non si possono piu’ sopportare queste ritorsioni. Abbiamo fatto il nostro dovere e abbiamo dei diritti che devono essere
assicurati. Chiediamo che venga applicata la legge e non dobbiamo elemosinarli, i nostri diritti”, aggiunge Ignazio Cutro’, presidente dell’Associazione nazionale dei testimoni di giustizia.