Una beffa in più, come a ricordare agli sfortunati isolati del Comune irpino che anche il lavoro di questi tempi non è un privilegio. Pietro lavorava nel cantiere di un viadotto. Era in forze alla RTI 3 R Costruzioni Sri. La ricostruzione della direzione lavori, riferita da Anas, è che «l’operaio si trovava nei pressi delle aree prospicienti al cantiere, su viabilità comunale, durante la fase di scarico di uno degli elementi in acciaio necessari per il rafforzamento di una delle pile. Nel corso della manovra prevista, per cause in corso di accertamento, si è spezzata la catena ancorata al mezzo di sollevamento, provocando lo schiacciamento dell’operaio». Non c’è stato nulla da fare. La vittima è stata estratta già senza vita. Il cantiere era stato aperto solo da pochi giorni dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid. E dunque una festa del lavoro ancora più amara quella di oggi, già segnata da necessità di celebrarla senza cortei, incontri o manifestazioni. «Una notizia che fa rabbia – dice infatti il segretario regionale Cgil Nicola Ricci – Nonostante il lockdown e la ripresa ridotta delle attività si continua a morire sul lavoro. Si conferma quanto diciamo da tempo unitariamente con Cisl e Uil: lavorare in salute e sicurezza deve essere una priorità per questo governo». È il messaggio che i vari leader sindacali continueranno a proporre oggi con i messaggi video postati sui vari siti sindacali per questa festa purtroppo sui generis. Messaggio al quale ieri i tré leader (lo stesso Ricci, Doriana Buonavita per Cisl e Giovanni Sgambati per Uil) ieri hanno aggiunto il punto sulle domande di cassa integrazione in deroga che pendono in Regione Campania: quasi 58mila in un mese, per complessivi 130mila lavoratori. «Ci preoccupa – scrivono i tré – l’esiguità delle risorse stanziate dal governo». Valutazione analoga aveva già espresso l’assessore regionale, Sonia Palmeri sui 114 milioni a disposizione della Campania. E i sindacati affermano che «servirebbero almeno altri 30-40, senza contare le nuove richieste che potrebbero essere inviate nei prossimi giorni». Di certo c’è quella dei barbieri che ieri hanno organizzato un taglio di capelli in piazza Bovio davanti alla Camera di commercio per sollecitare una rapida apertura, dopo il lockdown. Una piccola rappresentanza aderenti alle associazioni “Hair work team” e “Tricostyle”, ha esposto uno striscione con la scritta “Fiducia a chi taglia in sicurezza no a chi di nascosto infetta”. In questo clima si celebra oggi la difficile festa del lavoro, con vari appuntamenti virtuali. A Napoli gli operai della Whirlpool metteranno in scena un flash mob, via web, alle 15 «con interventi di persone vicino alla nostra lotta che abbiamo incontrato in questo cammino». Al molo Beverello alle 12 suoneranno le sirene tutte le navi attraccate, con l’intento di richiamare l’attenzione di governo e opinione pubblica sul settore marittimo e sul problema degli equipaggi bloccati sulle navi. Per strada le forze dell’Ordine svolgeranno una azione antiassembramento rafforzata, secondo quanto deciso ieri da un vertice video col prefetto Marco Valentinò, anche rispetto ad «alcune manifestazioni annunciate per il fine settimana e per il primo maggio». Sono annunciate iniziative da parte di movimenti di lotta, disoccupati e centri sociali. Iniziative non ufficiali, ma che potrebbero fiorire in varie piazze, con esibizione di striscioni e affis- sioni di manifesti come già avvenuto per il 25 aprile. Operazione nostalgia per i salernitani: sulla pagina Facebook “IMayDaySalemo” verranno proposti pezzi dei vecchi concertoni sulla spiaggia di Santa Teresa. Su tutto questo scenario inquieto prova una parola di conforto il cardinale Crescenzio Sepe: «Carissime lavoratrici e carissimi lavoratori l’emergenza Covid
non consente quest’anno di celebrare con voi la Festa del Lavoro. Tuttavia, non voglio far mancare la mia vicinanza e il mio pensiero in questo tempo che si presenta difficile e pieno di incognite». Da Sepe «un saluto cordiale» alle organizzazioni sindacali «che con enorme difficoltà cercano di farsi interpre- Messaggi video dei sindacati e piazze virtuali al posto di comizi e concerti. Ma la festa diventa più amara per la morte di un operaio di 38 anni in un cantiere dell’Anas in Irpinia. I parrucchieri hanno organizzato un taglio all’aperto manifestando davanti alla Camera di commercio. Il prefetto ha rafforzato i controlli dopo le notizie su proteste di piazza. Flash mob sul web dei dipendenti della Whirlpool ti e portatori delle attese e delle istanze di tanti