La lotta contro le infezioni da HCV (virus dell’epatite C) e HIV continua con nuove iniziative di sensibilizzazione e informazione, rivolte soprattutto alle giovani generazioni. Il 29 ottobre alle ore 11:30, presso la Sala Conferenze dell’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli, sarà presentata la campagna “Prevenzione a Nisida: Noi Ci Siamo”, promossa dall’Ospedale Fatebenefratelli e dall’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida, con il contributo non condizionato di Abbvie.

Questa iniziativa nasce dall’urgenza di colmare il vuoto di conoscenza dei rischi delle infezioni virali a trasmissione ematica tra i giovani, una fascia di popolazione che troppo spesso sottovaluta la pericolosità di patologie come HIV e HCV. Attraverso la campagna, i promotori mirano a educare i giovani detenuti dell’Istituto di Nisida sui rischi di contagio e sulle modalità di prevenzione.

Nel corso degli anni, si è osservato un calo nel numero di nuove infezioni rispetto agli alti picchi degli anni ’80 e ’90. Tuttavia, la minaccia di queste malattie non è scomparsa, e molti giovani continuano a ignorare i rischi connessi a pratiche a rischio. Oltre alle trasfusioni di sangue infetto, il virus HIV e l’HCV si trasmettono infatti con strumenti non sterilizzati, come aghi, piercing, forbicine, e lamette, nonché attraverso rapporti sessuali non protetti. Questi mezzi di contagio rappresentano ancora un pericolo reale per chi non ha informazioni adeguate e adotta comportamenti non sicuri.

Il progetto “Noi Ci Siamo” rappresenta quindi una risposta concreta per sensibilizzare i giovani detenuti e offrire loro strumenti utili per una maggiore consapevolezza e per una protezione efficace contro queste infezioni. Grazie a un percorso educativo completo, i giovani potranno comprendere l’importanza della prevenzione e della cura, rendendo più sicuro il loro futuro e quello delle persone con cui entreranno in contatto.

L’Ospedale Fatebenefratelli e l’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida, attraverso questa collaborazione, non solo si impegnano a informare e proteggere, ma intendono anche rompere il muro di disinformazione che ancora circonda le infezioni da HIV e HCV, mostrando come la prevenzione sia un diritto e una responsabilità collettiva.

Questa iniziativa rappresenta un modello di intervento che altre istituzioni e organizzazioni potrebbero replicare, ampliando l’impatto della campagna e offrendo alla popolazione giovane informazioni essenziali per vivere in sicurezza. Il contributo di Abbvie, senza condizioni, permette di sviluppare questo progetto in modo indipendente e con un unico obiettivo: migliorare la salute e il benessere delle nuove generazioni.

La conoscenza è il primo passo per la prevenzione, e il progetto “Noi Ci Siamo” mira proprio a trasformare la consapevolezza dei rischi in una protezione concreta per tutti i giovani coinvolti, affinché possano affrontare il futuro con maggiore serenità e sicurezza.

 

 

M.O