Trentasei incontri in due settimane per ascoltare la Città sulle proposte di gestione e valorizzazione del Rione Terra. E’ il lavoro prodotto dall’Amministrazione Comunale ed illustrato stamattina a Palazzo Migliaresi dall’assessore comunale Giacomo Bandiera nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Gigi Manzoni e di tutti gli stakeholders che hanno partecipato agli incontri tenuti dallo stesso assessore tra il 20 settembre ed il 18 ottobre scorsi.
“Si è trattato di un confronto fondamentale ed estremamente costruttivo – ha spiegato Bandiera – orientato a sperimentare una strategia di progettazione partecipata e di sviluppo condiviso, mettendo in campo un modello attivo di cittadinanza rispetto ad un atto fondamentale del governo del territorio e della rigenerazione urbana della nostra città, di piena competenza della Pubblica Amministrazione. Un coinvolgimento orientato verso tutti gli attori del territorio, valorizzandone il ruolo propositivo”.
“Nel corso degli incontri – ha proseguito l’assessore – si è evidenziata innanzitutto una carenza di fiducia da parte della comunità puteolana in relazione a quanto accaduto negli ultimi decenni di storia urbanistica, architettonico-edilizia, amministrativa e politico-culturale che hanno interessato il Rione Terra. Ed è emersa la volontà assoluta di favorire, con un coinvolgimento forte e diretto sulle scelte strategiche, il pieno reintegro della comunità puteolana proprio in merito alla possibilità di gestire, governare e decidere del Rione Terra, quale parte fondamentale del patrimonio comunitario puteolano. Nello specifico, dal confronto con i partecipanti ai tavoli di discussione, è stato più volte rimarcato l’interesse verso modalità di amministrazione condivise per la cura dei beni comuni, attraverso forme di gestione collaborativa di spazi pubblici, volumi ed edifici della Rocca. Appare dunque evidente – ha concluso l’assessore delegato al governo del territorio, alla pianificazione e riqualificazione urbana – la volontà dei puteolani nel considerare il Rione Terra una possibile opportunità di sviluppo economico e sociale per l’intera comunità, laddove però esso venga trattato da Bene comune e da risorsa culturale oltre che economica”. |