Si potrebbe probabilmente aprire una nuova strada per la riduzione del rischio di infarto: I ricercatori della Facolta’ di Medicina e chirurgia dell’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma hanno scoperto che riducendo la quantita’ (concentrazione) di steroli vegetali nel sangue si riduce l’aterosclerosi e dunque il rischio di infarto. L’osservazione dei ricercatori del’ Universita’ Cattolica, grazie all’analisi dettagliata dei dati di una ricerca clinica giapponese appena pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology (JACC), potrebbe avere ricadute importanti perche’ sino a oggi si e’ ritenuto che gli steroli vegetali avessero unicamente un effetto positivo – aiutano, anche se di poco, a ridurre il colesterolo cattivo. Invece, alla luce del nuovo studio, proprio in questi steroli finora considerati amici del cuore, potrebbe celarsi un altro nemico della salute cardiovascolare. Dubbioso anche Filippo Crea, direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Universitario “Agostino
Gemelli” che spiega: “Non esistono a oggi – spiega Crea – studi che abbiano chiarito se l’integrazione nella dieta di steroli vegetali si traduca in un aumento o in una riduzione del rischio d’infarto, o se l’effetto finale sia del tutto neutro, ovvero se gli effetti positivi e negativi degli steroli vegetali si annullano reciprocamente