Nel pomeriggio di ieri 17 giugno, a seguito di laboriosa attività investigativa, gli agenti della Polizia di Stato hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di Claudio CUOMO, di 40 anni, con pregiudizi di polizia, poiché edile 1gravemente indiziato, di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso.
In particolare, il 16 giugno u.s., gli agenti della Squadra Mobile, a seguito di indagini, avevano accertato che presso un cantiere, allestito in via Santa Maria a Cubito, per lavori di ristrutturazione di una facciata di un fabbricato, si era presentato un individuo a bordo di un’autovettura che, minacciando le maestranze presenti, manifestava chiari propositi estorsivi.
Nella circostanza l’individuo, imponendo la sospensione dei lavori, riferiva che il titolare, al fine di proseguire nella ristrutturazione, si sarebbe dovuto recare dagli amici di Chiaiano.
Gli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile hanno predisposto mirati servizi di osservazione all’interno del cantiere, ove personale esperto nello specifico settore, è riuscito a dissimularsi tra gli operai.
Il servizio di polizia giudiziaria, nella mattinata di ieri, andava a buon fine.
CUOMO, infatti, alle ore 10.00 circa, si è ripresentato nel cantiere chiedendo agli operai presenti dove fosse il “ masto” e, a tal punto, un poliziotto si è fatto avanti, sostituendosi al titolare.
Ad un tratto il soggetto, intuendo probabilmente di non trovarsi al cospetto del reale responsabile, senza proferire parola, tentava di darsi alla fuga, ma veniva prontamente bloccato e fermato, perché responsabile del reato di tentata estorsione aggravata e continuata, posta in essere nei confronti del titolare della ditta.
CUOMO annovera numerosi pregiudizi di polizia specifici, reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti.

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