Picco di contagi nelle ultime 24 ore, con 11.555 nuovi positivi al virus SarsCoV2. Un numero cosi’ alto
non si registrava dallo scorso 6 maggio. Si conferma dunque il
trend in peggioramento dell’epidemia di Covid-19 in Italia, con
49 vittime in un giorno, mentre l’Istituto superiore di sanita’
(Iss) rileva come gli effetti piu’ pesanti in termini di morti e
ospedalizzazioni si riscontrino tra le persone non vaccinate,
tra le quali il tasso di decesso e’ 9 volte piu’ alto.
I nuovi dati del Report esteso di sorveglianza dell’Iss
evidenziano infatti che il tasso di decesso nei non vaccinati
(65 per 100.000) e’ circa nove volte piu’ alto rispetto ai
vaccinati con ciclo completo entro sei mesi (7 per 100.000) e
sei volte piu’ alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da
oltre sei mesi (11 per 100,000). Inoltre, nell’ultimo mese il
64% dei ricoveri in terapia intensiva e’ avvenuto tra coloro che
non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino anti-Covid.
Evidenziato anche il calo di efficacia degli immunizzanti dopo
sei mesi: la protezione determinata dal vaccino per i vaccinati
da piu’ di 6 mesi cala dal 95% all’82%, afferma l’Iss,
sottolineando che “dopo 6 mesi dal completamento del ciclo
vaccinale si osserva una forte diminuzione dell’efficacia
vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte
le fasce di eta’ “.
Con questo quadro epidemico, ha osservato il presidente Iss
Silvio Brusaferro, “gli scenari futuri dipendono dai nostri
comportamenti: se in Italia la curva di crescita del contagio e’
relativamente piu’ contenuta che nei Paesi confinanti, e’ perche’
siamo un Paese che ha copertura vaccinale piu’ elevata. Se la
partita che stiamo giocando si analizza di minuto in minuto, il
suggerimento – ha ribadito – e’ senz’altro fare la terza dose,
anche a quel 40% di over80 spesso fragili con patologie”.
Nessuno pero’ , al momento, puo’ dire se la terza dose bastera’ :
“Forse le 3 dosi possono essere il ciclo che immunizza per un
tempo lungo, o potranno servire dei richiami, l’acquisizione
delle evidenze scientifiche sulla copertura e’ in corso”, ha
spiegato il presidente Iss, precisando anche che la nuova
pillola anti-Covid che a breve arrivera’ in Italia “non e’ uno
strumento alternativo al vaccino: sono due logiche diverse e
complementari”.
I numeri del bollettino quotidiano del ministero della Salute
confermano la chiara tendenza alla risalite della curva, anche
se con un trend piu’ lento rispetto ad altri Paesi europei. I
nuovi contagi passano dunque dai 10.544 di ieri a 11.555 e si
contano 49 vittime in un giorno (ieri 48). Il tasso di
positivita’ e’ al 2%, stabile rispetto a ieri, e sono 512 i
pazienti in terapia intensiva (stabili nelle 24 ore). I
ricoverati nei reparti ordinari sono invece 4.250, ovvero 105 in
piu’ .
Invita ad alzare il livello di attenzione pure il virologo
Fabrizio Pregliasco, rilevando che “nello scenario peggiore, i
modelli matematici ci dicono che potremmo arrivare a 30mila casi
al giorno nell’arco di 3-4 settimane se non si attuano
interventi di rafforzamento delle misure di prevenzione come
incentivare le vaccinazioni, rivedere il green pass adottando il
modello 2g, ovvero con un accesso solo ai vaccinati o guariti
nei luoghi di ricreazione ma mantenendo la possibilita’ del
tampone per andare al lavoro, e avere una maggiore
consapevolezza del pericolo limitando i contatti”.
A preoccupare, come segnalato anche nell’ultimo monitoraggio
settimanale della Cabina di regia, sono ora soprattutto le
regioni del nord-est, come Friuli Venezia Giulia, Veneto e
Provincia autonoma di Bolzano. Proprio in Veneto, si e’
registrato un forte balzo dei nuovi positivi: 1.928 nelle ultime
24 ore, un dato che non si rilevava dai giorni caldi della terza
ondata del virus. E si contano 13 vittime in piu’ rispetto a
ieri.