La convivenza forzata con la pandemia da coronavirus ha costretto l’Italia e il resto del mondo alla quarantena, a una vita completamente trasformata nelle abitudini, nei riti, nell’organizzazione familiare e lavorativa. In tempo di coronavirus si rafforza l’uso dei social anche per la preghiera, la Chiesa si è reinventata per non scomparire durante il lockdown, infatti i sacerdoti restano nello spazio territoriale delle loro parrocchie, per lo più invisibili, ma attraverso il web e i social media si rendono presenti ai fedeli. Don Vincenzo Tiano, parroco della Chiesa San Giuseppe Operaio di Pianura ( Na) ci illustra il fitto impegno pastorale lungo la settimana, che parte dal trasmettere la messa della domenica in diretta facebook della parrocchia , per pregare e partecipare virtualmente insieme, e fare così comunione spirituale. Resta comunque preclusa ai fedeli, la questione dei sacramenti, a cominciare dall’ Eucarestia. Ovviamente, hanno bisogno di una presenza reale e non possono essere mediati dal web, per questo anche se lontani fisicamente, siamo vicini spiritualmente, per essere comunione e condivisione anche in questi momenti di sofferenza, ribadisce Don Vincenzo. Tutte le chiese del territorio di Pianura e non solo, sono in una grande gara di solidarietà e cura per le fasce più vulnerabili. Noi come comunità parrocchiale e grazie alla collaborazione di famiglie e supermercati, abbiamo provveduto alla distribuzione di generi alimentari e pacchi viveri, per poter assicurare ai più bisognosi una Chiesa aperta e che stia realmente vicino ai suoi fedeli. Questa solidarietà è stata condivisa da tutti, dal più piccolo al più grande, tutti hanno collaborato a questa emergenza. Anche noi sacerdoti ci siamo uniti senza guardare alle parrocchie di appartenenza, proprio per poter essere una garanzia in favore di chi si trova nel bisogno. Non dobbiamo scoraggiarci -continua Don Vincenzo- la preghiera è la nostra forza per non cedere alla paura, quindi non perdiamo gli appuntamenti liturgici domenicali proposti sui social, questo è il tempo di una solidarietà autentica, di darsi una mano e di amare davvero il prossimo moltiplicando il bene.
M.O